Ecco il gatto Italo
Un gigante di tredici chili

Un gatto decisamente in sovrappeso: tredici chilogrammi e mezzo per 55 centimetri di lunghezza. Italo - un soriano di 12 anni - non batte il record di Orazio, il micio di Eupilio che con i suoi 16 chilogrammi spopolò sul web, ma se la gioca bene.

BULGAROGRASSO - Un gatto decisamente in sovrappeso: tredici chilogrammi e mezzo per 55 centimetri di lunghezza. Italo - un soriano di 12 anni - non batte il record di Orazio, il micio di Eupilio che con i suoi 16 chilogrammi spopolò sul web, ma se la gioca bene.

Trovatello, ha iniziato a ingrassare quando aveva un anno e da allora non si è più fermato. 

«L'ho chiamato Italo perché l'ho trovato sul posto di lavoro, dodici anni fa, abbandonato con altri due gatti nei pressi dell'azienda dell'onorevole Italo Briccola - spiega il proprietario, Claudio Taffurelli - Aveva un mese e mezzo. L'ho raccolto e l'ho tenuto nella tasca del grembiule per tutta la notte e, al termine del turno, l'ho portato a casa. Non era in buone condizioni; l'abbiamo curato, è guarito e da allora è sempre stato con noi».

L'appetito non gli manca, anzi: «Mangia sempre, mattina e sera - Adora le crocchette, i filetti e la carne in genere. Quando era più giovane, nonostante la mole, era comunque agile. Sgattaiolava fuori casa e attraversava la provinciale, adesso ha un po' di affanno; anche per l'età. Passa quasi l'intera giornata nella cesta, limitandosi a brevi spostamenti dentro e fuori casa. Lento nei movimenti, è stato morso un paio di volte da un cane».

Con la sua imponenza, riesce a intimidire il piccolo di casa, Camillo, un trovatello di due anni, quasi la sua ombra: «Vanno d'accordo - conferma Taffurelli - Ogni tanto Italo lo spinge nell'angolo e il piccolo scappa».
Non un semplice gatto, uno di famiglia: «Abbiamo una passione per i gatti - conferma Taffurelli, che condivide questo interesse con la moglie Loredana Porta e il figlio Marco - Non andiamo in vacanza da quando ci sono loro, altrimenti chi li curerebbe».

Per il figlio Marco: «Italo è come un fratello. Siamo cresciuti insieme, guai a chi me lo tocca». Lui, coccolone e di buon carattere, ricambia: «Ricordo quella volta che mia moglie, nel scendere le scale, cadde. Italo, che dormiva nella sua cesta, si è svegliato e vedendola in difficoltà è subito corso verso di lei»

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