Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 19 Febbraio 2016
Ecco la fascia salvavita
Il massaggio cardiaco
Automatico è più efficace
La novità, lo strumento in dotazione alle ambulanze è stato donato ad Areu da Acel Service
Una fascia “salvavita” che viene portata in ambulanza per essere applicata ai pazienti in caso di arresto cardiaco. In parole povere, una “Life band”, ovvero una fascia che viene legata intorno al torace dell’infartuato, e che funziona in automatico come una pompa esterna: comprime, infatti, al giusto ritmo il torace praticando dunque un continuo ed efficace massaggio cardiaco. Se necessario, si integra con il defibrillatore automatico, salvando così la vita al paziente.
In pratica il soccorritore deve pensare solamente al trasporto e alla ventilazione del paziente in arresto cardiaco e non a praticargli il massaggio che, sulla barella o durante il trasporto, diventa spesso impossibile senza strumentazioni come questa.
La “Life band” è stata donata all’Areu (agenzia regionale emergenza urgenza) da Acel Service Spa che ha aderito al progetto “Lecco nel cuore” consegnando l’attrezzatura in questione che ha un costo di 15mila euro.
Il presidente di Acel Service Giovanni Priore, ha spiegato: «Ogni anno cerchiamo di sponsorizzare iniziative che abbiano valenza sociale e umanitaria. Quest’anno ci siamo accodati al Comune di Lecco e all’allora assessore Ivano Donato. Siamo molto contenti di aver contribuito a questa iniziativa perché fa parte della crescita del nostro territorio».
Guido Villa, responsabile di Areu Lombardia, nel ringraziare Acel, ha spiegato perché la “life band” sia così importante: «Insieme all’Azienda ospedaliera (rappresentata dal direttore sanitario Simonetta Pirola,), abbiamo fatto rete e Acel ci ha dato il mezzo per intervenire in situazioni molto pericolose come gli Ohca (out of hospital cardiac arrest), ovvero gli arresti cardiaci fuori dall’ospedale, problema molto grave da affrontare. Ogni anno abbiamo 60mila arresti cardiaci in Italia. Circa 300 a Lecco. E la sopravvivenza media in Italia è solo del 5 per cento, anche se nelle sei centrali operative di Areu Lombardia siamo all’11 per cento ».
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