
Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 12 Agosto 2013
Eccessi del sabato sera a Chiesa
Navetta e controlli funzionano
Quanto ai Carabinieri, in servizio di “ronda” con due gazzelle, hanno intercettato due giovani, di 19 e 20 anni, che orinavano sul marciapiede all’esterno di un locale pubblico
La febbre del sabato sera è sempre alta a Costi di Chiesa in Valmalenco, anche se le misure di prevenzione adottate dalle forze dell’ordine e il servizio bus verso Sondrio allestito da Luciano Parolini del Vanity, insieme ai gerenti l’Offline e il Keoma, hanno dato i loro frutti.
Quanto ai Carabinieri, in servizio di “ronda” con due gazzelle, hanno intercettato due giovani, di 19 e 20 anni, che orinavano sul marciapiede all’esterno di un locale pubblico. Motivo per cui li hanno denunciati per atti contrari alla pubblica decenza.
Sempre i Carabinieri, poi, inviati a Chiesa, così come ad Aprica e a Sondrio, proprio per garantire il regolare svolgimento del divertimento del sabato sera ed evitare eccessi pericolosi, hanno comminato anche alcune multe per inosservanza del codice della strada. Nel complesso, comunque, la loro attività e la loro presenza è servita a mitigare gli effetti del delirio notturno.
Per quanto non sia mancato l’inevitabile intervento dell’ambulanza del 118 per portare soccorso a una 16enne in stato di intossicazione da sostanze. Quadro che, nel complesso, rende l’idea delle dinamiche che regolano lo sballo del sabato sera e che valgono ovunque, non certo solo a Chiesa. Qui, l’aggravante è, però, data dal fatto che i locali notturni si trovano vicini agli alberghi, per cui, nel momento in cui questi chiudono si ha il riversamento in strada dei giovani avventori che vi stazionano fino al mattino.
«Per quanto mi riguarda, però, - afferma Luciano Parolini - devo dire che il servizio bus che abbiamo allestito ha funzionato bene. Si trattava di due pulmini da 30-40 posti ciascuno che hanno fatto due viaggi belli carichi verso Sondrio. Non sarà la panacea di tutti i mali, ma altro non sapremmo cosa fare. Salvo ringraziare le forze dell’ordine che hanno fatto un ottimo lavoro sabato sera dandoci, davvero, una mano. Per quanto riguarda il coinvolgimento che chiedevo agli albergatori, non era nel senso di contribuire al costo dei pulmini, ma solo di portare un po’ di pazienza per questi sabati, che sono quelli clou, e invitarli a riflettere insieme sul problema».
Secondo Micaela Schenatti, però, gerente l’albergo Pigna d’Oro «siamo di fronte a una pura questione di educazione famigliare che manca del tutto - dice - Non si può lasciare che i ragazzi, minori, stiano in giro tutta la notte a bere e altro senza preoccuparsene. E le forze dell’ordine bene fanno a individuare gli eccessi e punirli. Non c’è altra strada. Quanto all’invito che giunge da Parolini, beh, siamo a 50 metri poteva pure parlarne, prima di rivolgersi al giornale». n Elisabetta Del Curto
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