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Venerdì 15 Febbraio 2013
E' lecchese il factotum
di Beppe Grillo
«Beppe mi chiama il suo angelo custode». Beppe è Grillo. Il suo angelo custode è Walter Vezzoli, 43 anni, di Robbiate, di professione factotum dell'uomo dello tsunami tour.
Abbiamo incontrato Vezzoli all'albergo Belvedere di Pescate, dove Grillo e lo staff hanno dormito dopo il comizio in piazza Cermenati a Lecco. «Lei è con Grillo?» chiediamo. «No, sono un agente di commercio». Dall'abbigliamento: pantaloni mimetici e una felpa dell'aviazione, non ci pare. «No, no sono con Grillo», dice poi Vezzoli con un sorriso. È lui che guida il camper dello tsunami tour. Sono in quattro: oltre a Grillo e Vezzoli, ci sono Salvo Mandarà, addetto allo streaming, e Pietro Dettori che segue i social network.
Una mini-squadra affiatata che sta mettendo a soqquadro la politica italiana. Ci sarà pure Gianroberto Casaleggio che dall'iperuranio guida il tour, ma sembra impossibile che un piccolo camper e quattro persone stiano diffondendo un'epidemia alla quale le macchine da guerra dei partiti non riescono a stare dietro. Eppure è quello che sta succedendo. «Siamo partiti - racconta Vezzoli - il 15 gennaio da Pistoia. Finora, abbiamo toccato 61 città e percorso novemila chilometri. Ci aspettano ancora sedici tappe. Poi il grande comizio a piazza San Giovanni a Roma. Arriveranno da tutt'Italia. E ci hanno già contattato gruppi dalla Germania, dalla Francia. Sarà un'apoteosi». E a Lecco come è andata? «Benissimo, tutti dicono che i lecchesi sono freddi. Non è vero, è stata un'accoglienza fantastica». E lei cosa aveva detto a Grillo su Lecco? «Gli avevo spiegato che i lecchesi sono dei gran lavoratori. E che sono inc... neri».
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