E’ Antonio Angelini l’uomo morto
sul Cornizzolo, nel 2023 si era salvato
dopo un’altra caduta a Rogeno

Al momento non ci sono indicazioni rispetto alle cause della tragedia: una manovra sbagliata, un malore, sono alcune tra le ipotesi sulle quali andrà fatta chiarezza. Un altro sportivo che si era lanciato con lui è stato salvato dai Vigili del Fuoco

Si chiama Antonio Angelini ed è di San Fermo (in provincia di Como) l’uomo di 46 anni ritrovato morto ieri dopo essere precipitato con il parapendio. Angelini risultata disperso dopo essere decollato con il parapendio dal monte Cornizzolo e successivamente è stato individuato in una zona impervia del Corno Birone, più a est dunque rispetto alla zona di lancio, dove lo sportivo era precipitato, per ragioni ancora tutte da accertare.

L’allarme è scattato attorno alle 18.30 di ieri. Le operazioni di recupero sono avvenute in serata: i soccorritori hanno infatti dovuto attendere l’arrivo sul posto del medico, per constatare il decesso con l’ufficialità necessaria nel caso di eventi come questo. Come detto, al momento non ci sono indicazioni rispetto alle cause della tragedia: una manovra sbagliata, un malore, sono alcune tra le ipotesi sulle quali andrà fatta chiarezza. Nel lasso di tempo in cui lo sportivo è precipitato, comunque, sulla zona in quota, a circa mille metri di altitudine, aveva iniziato a spirare un forte vento. Non è da escludere, dunque, che una o più raffiche possano averlo messo in difficoltà nel governare la vela. Nella giornata di oggi, si dovrebbero conoscere particolari più dettagliati della tragedia in alta quota.

I Vigili del Fuoco hanno reso noto questa mattina che un altro sportivo, lanciatosi insieme ad Angelini, è stato recuperato ieri in serata e trasportato con l’elisoccorso.

Antonio Angelini nell’aprile del 2023 si era miracolosamente salvato dopo essere precipitato, sempre con il parapendio, a Casletto di Rogeno. Quando il fatto era successo, aveva tenuto tutti col fiato sospeso. Sono stati istanti di paura. All’improvviso, nel cielo si è stagliata la vela variopinta, ormai fuori dal controllo del pilota a causa di errate manovre e della forza del vento. Il parapendio è stato avvistato già in lontananza, volteggiare sopra le case e abbassarsi a forte velocità, col rischio che l’impatto col suolo fosse particolarmente violento e devastante; peraltro, Casletto è affacciato sul lago di Pusiano, un’alternativa non auspicabile. Tutto invece si è risolto con un atterraggio letteralmente di fortuna, nel centro storico della frazione, dove numerosi abitanti si sono precipitati per portare soccorso.

Purtroppo ieri non è andata altrettanto bene e dopo il tragico incidente Angelini ha perso la vita.

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