Cronaca / Lecco città
Mercoledì 09 Dicembre 2015
Duemila furti in casa
La polizia: «Pochi mezzi»
Fulvio Gonnella: «Organici carenti e mezzi vetusti, sopperiamo con impegno e passione. Vorremmo poter lavorare in condizioni migliori»
LECCO
I furti nelle abitazioni, quelli che più preoccupano per i risvolti anche psicologici che comportano sulle vittime, in provincia di Lecco sono più di duemila all’anno. Secondo una recente ricerca del Sole 24 Ore, elaborata sui dati forniti dall’Istat, lo scorso anno soltanto tredici province italiane sono state più bersagliate delle nostre.
Un triste e preoccupante primato, insomma, e poco consola il fatto che Como, Monza e Milano siano tra le poche che stanno peggio di noi. Anzi, il dato significa che un’enorme porzione di territorio fatica a difendersi dall’insidia.
Gli operatori di pubblica sicurezza parlano di carenze d’organico, che pure è tra i più nutriti d’Europa e dunque non può che essere mal distribuito, mezzi ormai inadeguati, persino giubbotti antiproiettile che andrebbero sostituiti. La risposta delle forze dell’ordine ha comunque contribuito a ridurre di nove punti nell’arco di un anno il totale dei furti. Ma se diminuiscono borseggi, scippi e furti d’auto, aumentano quelli che più fanno paura.
E si sa che l’effrazione del proprio domicilio è la violazione che lascia il segno più profondo.
Ogni 100mila abitanti 612 furti, vale a dire oltre duemila furti nel 2014: che il dato sia leggermente in flessione rispetto all’anno precedente (-0,86%), pur in controtendenza rispetto a molte altre Province italiane, è una magra consolazione. Più marcata, si diceva, la contrazione relativa a questi reati in generale: nel 2014 sono state presentate poco meno di 12mila denunce, con un calo del 9% che supera abbondantemente il dato nazionale, fermo al -2,74%.
«Se si ottengono questi risultati lo si deve all’abnegazione e alla passione che animano uomini e donne delle forze dell’ordine – ha rimarcato Fulvio Gonella, segretario provinciale generale dell’Ugl Polizia di Stato -. Come noto, infatti, tutte le problematiche sul tavolo da tempo non sono cambiate se non impercettibilmente. Siamo sempre in carenza d’organico, con il contratto di lavoro bloccato da un decennio, addirittura i giubbotti antiproiettile sono in scadenza. E pure i mezzi in dotazione sono ormai vetusti: basti pensare che molte di quelle in uso alla Stradale hanno tra duecentomila e trecentomila km, ma non è che la Questura stia meglio».
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