Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 26 Giugno 2013
Dubino commissariato
Dall’8 luglio decade la giunta
Lunedì sera all’ultimo consiglio comunale letta la missiva di dimissioni del sindaco Stefano Barri
«Il mio impegno volto a dimostrare che le scelte amministrative erano per il bene del territorio»
Arrivano le dimissioni del sindaco: a Dubino si chiude l’era Barri. Decade il consiglio comunale in attesa dell’arrivo del commissario prefettizio sino alle elezioni amministrative del prossimo anno. È stata l’ultima assemblea consiliare quella di lunedì sera. A mettere la parola fine ai due anni di governo è stata l’ufficializzazione dell’abbandono della carica del sindaco Stefano Barri, arrestato per via di una presunta bustarella da 5mila euro. Le dimissioni arrivate in municipio, delle quali il consiglio ha preso atto lunedì, sbloccano l’attività dell’amministrazione, in stallo dalla fine di maggio.
Sino all’8 luglio formalmente l’amministrazione resta in carica, mentre il prefetto (entro il tempo massimo di venti giorni) provvederà all’individuazione del suo funzionario delegato a commissariare l’ente curandone l’amministrazione ordinaria sino alle elezione del nuovo consiglio. Lunedì il vicesindaco Paola Oreggioni ha dato lettura pubblica delle dimissioni scritte di proprio pugno dall’ormai ex sindaco Barri che si rivolge ai colleghi spiegando di lasciare il suo ruolo per «essere libero di svolgere ogni atto di mia difesa - dice - e ciò non deve coinvolgere il nostro Comune».
Per questo motivo Barri prende le distanze dal Comune, separando «la mia persona da ogni scelta amministrativa e politica». E non manca di ringraziare i colleghi per la «collaborazione e il grande lavoro che insieme abbiamo svolto . Il mio impegno - conclude - sarà volto a tutelare la mia reputazione e anche a dimostrare ai cittadini di Dubino che le scelte dell’amministrazione sono state operate per il bene del nostro territorio, ciò voglio dirlo anche in un momento in cui tutto ciò viene posto in dubbio». Concetto questo ribadito anche dall’intera maggioranza che ha salutato cittadini e amministratori facendo leva proprio su due considerazioni prese in esame dallo stesso Barri: il buon lavoro svolto e l’estraneità ai fatti di cronaca, «perché - ha specificato Oreggioni - le ipotesi di reato sulla quali dovranno fare luce gli organi competenti sono relative ad atti di cui è responsabile il sindaco e non questa maggioranza».
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