Homepage / Morbegno e bassa valle
Venerdì 29 Marzo 2013
Drive, cambio di nome
Ma saltano 41 posti
Prima era Honeywell, poi nel 2009 è diventata Drive Technology, da domani il sito industriale di Morbegno si chiamerà Herte, ma il personale subirà un taglio drastico. Dei 91 dipendenti attualmente in forza, di cui i tre quarti donne, soltanto 50 continueranno a lavorare in azienda. Gli esuberi (41) saranno messi in cassa integrazione straordinaria per un anno
Operazione salvataggio per la Drive, dunque, da mesi in forte crisi di liquidità a causa della consistente contrazione degli ordinativi. Ritardi nei pagamenti degli stipendi, rateizzazione della tredicesima e sospensione del fondo pensione erano misure ormai metabolizzate da tempo, senza che però da parte dei vertici vi fosse mai stata chiarezza sul reale stato di salute dell'azienda, a rischio di collasso da un giorno all'altro.
L'accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi, dopo una delicata trattativa. La società Nordgas di Annone Brianza, con i soci Marco e Gianmario Invernizzi ha deciso di affittare il sito morbegnese, ma la disponibilità dell'azienda che subentra (attiva da un ventennio nel settore dell'elettronica applicata alla combustione), non è andata oltre i 50 lavoratori. Per loro si tratta di un ritorno in Valle. Negli anni '80 l'attività degli Invernizzi era partita proprio dalla fabbrica morbegnese che poi nel '91 era stata ceduta ad Honeywell. Ieri mattina, i rappresentanti sindacali dei metalmeccanici, Fim-Cisl e Fiom-Cigl, l'amministratore della Drive Massimo Cattaneo, insieme agli acquirenti, si sono seduti intorno al tavolo istituzionale per definire e comunicare il raggiungimento dell'accordo ai lavoratori e ai sindaci di Morbegno, Alba Rapella e di Talamona, Italo Riva.
Presente anche il presidente della Comunità montana Alan Vaninetti. «L'intesa salva l'azienda, ma mette in cassa altri 41 lavoratori valtellinesi che si aggiungono ai già tantissimi dipendenti delle aziende locali in crisi - dicono i due sindacalisti - da una parte c'è la soddisfazione per la continuità della produzione e il mantenimento del posto di lavoro per 50 persone, ma dall'altra c'è il rammarico per chi da domani sarà a casa, anche se la Herte darà la precedenza agli ex Drive per le nuove assunzioni o per i contratti a termine in caso di necessità. L'assemblea dei lavoratori che si è riunita ieri ha votato a larga maggioranza, 73 su 79, l'accordo».
Il contratto di affitto avrà una durata di 36 mesi, e contemporaneamente partirà il procedimento di concordato per la Drive, ora in fase di liquidazione.
Questo apre lo spiraglio per la proroga di altri sei mesi della cassa integrazione straordinaria. Ai lavoratori sarà comunicata oggi la lista di chi è dentro e chi, invece, resterà fuori. La scelta sarà in applicazione alla legge sui licenziamenti collettivi, la 223 del '91, che tiene conto dei carichi famigliari, dei profili professionali e degli anni di anzianità. La produzione resterà quella della Drive, le schede elettroniche, ad integrazione del core business della Nordgas che è storicamente nota nel settore delle caldaie per la fornitura di controllori Elettronici (con Firmware di sicurezza in classe C), valvole gas e vari componenti come sensori e cablaggi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA