Doppia protezione
con le due dosi
La Valle è al 50%
Le punte più alte a nei capoluoghi di mandamento
Sempre più protetta contro gli effetti gravi della variante Delta e sempre più in grado di porsi al riparo da nuovi lockdown, è la nostra provincia, in grado di opporre alle insidie del virus una copertura vaccinale completa media, per prima e seconda dose, pari al 50% circa.
A voler spaccare il capello in otto, a venerdì, ultimo dato in nostro possesso, eravamo al 49,9%, con punte di eccellenza, rappresentate da capoluoghi di mandamento come Tirano, che era al 57,5%, da Morbegno, al 54%, da Sondrio, al 53,4%, e da Chiavenna al 50,5%. Sotto soglia, ma di pochissimo, fra i capoluoghi, c’era soltanto Bormio, appostata al 49,4%.
Tutto questo è il frutto di un’accelerata incredibile inferta al meccanismo dei richiami, da tutti i centri vaccinali di Asst Valtellina e Alto Lario, su indicazione di Regione Lombardia. Da almeno una decina di giorni a questa parte, infatti, le dosi di vaccino giunte in Regione sono state utilizzate, in via prioritaria, per garantire i richiami e rafforzare, quindi, quello scudo anti variante indiana e, insieme, anti lockdown che, a livello strategico, è considerato fondamentale.
Anche in ragione di forniture di vaccino risicate, va ricordato, nonostante da inizio settimana i flussi siano ripresi e non si navighi più a vista, Regione Lombardia non ha rialzato di botto le “paratie”, ma ha proceduto, per ora, con l’inoculazione di seconde dosi e, semmai, ha messo a punto azioni ad hoc per “stanare”, appartenenti alle fasce 50-59 anni, over 60, e personale scolastico sfuggito, ad oggi, ai radar della campagna vaccinale.
La percentuale di copertura per prima dose in provincia, quindi, da lunedì a venerdì non si è mossa più di tanto, perché solo 818 persone si sono avvicinate alla vaccinazione, di cui 537 nella giornata di giovedì, quella dedicata al vax day tenutosi a Livigno e cui hanno partecipato 450 persone.
A fronte di così poche prime dosi, i richiami sono stati 9.483 in cinque giorni, da qui un innalzamento fino al 50% della copertura totale, per un totale di richiami effettuati pari a 76.742 sul complessivo di 195.588 somministrazioni effettuate da inizio campagna vaccinale.
Per prima dose, la popolazione provinciale è coperta al 77,24%, e, su tutti, è noto, spicca la piccola Pedesina, al 93,33%, che non solo è al primo posto nella classifica provinciale fra tutti i nostri 77 Comuni, con 28 prime dosi, 17 richiami, per una popolazione da vaccinare di 30 persone, ma è prima anche nella classifica regionale.
Dove stacca, addirittura di 36 posizioni, il paese più piccolo d’Italia, Morterone, in provincia di Lecco, la cui copertura è all’85%, con 17 prime dosi e 12 richiami per 20 persone da vaccinare. Ottime le posizioni, a livello regionale, anche di Lanzada, al 19° posto, Tartano, al 25°, Spriana, al 43°, e Torre di Santa Maria, al 49°. Seguono, Dazio, al 63°, Grosotto, al 67°, e Ponte in Valtellina, all’85°.
E, ottima la performance regionale di Morbegno, che fra i Comuni con più di 10mila aventi diritto alla vaccinazione è quello che si piazza meglio dopo Merate (Lecco). Quest’ultima è alla postazione 109, con una copertura dell’82,25%, 10.697 prime dosi per 13.006 persone, mentre Morbegno segue al 149° posto, con una copertura dell’81,60%, pari a 8.736 prime dosi per 10.706 aventi diritto.
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