Da un'occhiata all'Agenda Monti prevedo ancora una "strozzata" di tasse per noi cittadini. Infatti, i nostri futuri oboli, andranno ad ingrassare un'altra volta le banche, lasciando intatti stipendi, pensioni e benefici dei parlamentari, ma toccando i soliti a reddito fisso. La conseguenza di questo stillicidio di tasse sarà l'inarrestabile chiusura di fabbriche ad ogni livello, incremento licenziamenti, ricorso a milioni di ore di cassa integrazione. Leggo, con soddisfazione, che il Magistrato antimafia Ingroia scenderà in politica con un proprio simbolo. Al di là del sostegno politico di alcuni partiti, penso si debba "guardare" l'integrità morale dell'individuo per questi motivi andrebbe votato a spada tratta affinché, da Premier, possa riportare l'Italia fuori dal baratro e allontanare dal parlamento le mele marce.
Roberto Mangoni
L'agenda politica del prossimo anno (dei prossimi anni) sarà scritta dopo le elezioni dai partiti che non le avranno vinte del tutto. E che dovranno cercare alleanze per governare, altrimenti bisognerà tornare al voto. Perciò si dovrà ricorrere alla mediazione, dunque a riformulare i programmi (tasse comprese o tasse escluse) di adesso. Questo vale per Monti e per Bersani, per Berlusconi e per Maroni, per Grillo, Ingroia e chiunque scenda in lizza. Chi prevarrà alla Camera, difficilmente prevarrà al Senato. E saremo punto e a capo. La legge elettorale non è cambiata, ma (preferenze a parte) è come se lo fosse: il nuovo governo sarà conseguenza d'un proporzionalismo di fatto. Nel frattempo la Befana ci porterà un sacco d'imposte indirette: il modo più diretto per prenderci a scopate.
Max Lodi
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