Don Primo Mazzolari:
epistolario lecchese

Un centinaio di lettere tra il 1945 e l'anno della morte, il 1959

a.sala

Moriva il 12 aprile di cinquant’anni fa a Bozzolo, centro della provincia di Mantova, in diocesi di Cremona, don Primo Mazzolari, “profeta” del Novecento, una voce libera e lungimirante nel panorama della Chiesa italiana. Tra coloro che apprezzarono don Primo e che si sentirono a lui profondamente legati, spicca anche il lecchese Aldo Pedrone. Ormai novantenne, Pedrone tenne una fitta corrispondenza con il parroco di Bozzolo e collaborò con il quindicinale "Adesso", fondato da Mazzolari stesso. Giornalista, insegnante, appassionato di letteratura e di teatro, il giovane Pedrone fu folgorato dalla figura e dal pensiero di don Primo dopo la lettura del testo "Impegno con Cristo". I due si ritrovano a condividere i medesimi interessi culturali e la medesima passione per un rinnovamento della società e della politica, nonostante i venticinque anni di differenza di età. Nella propria dimora lecchese, Aldo Pedrone conserva il prezioso carteggio. Le lettere delle quali si è a conoscenza sfiorano il centinaio: 62 sono a firma di don Primo e 38 dell’amico lecchese.

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Lunedì 20 Aprile 2009

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