Cronaca / Lecco città
Domenica 17 Dicembre 2017
Dolci, sotto Natale
numeri in crescita
A Lecco le aziende del settore sono 146 e danno lavoro a 660 persone (+6,5% rispetto al 2016). Icam: «Il fatturato aumenta in occasione delle feste»
Sono in crescita i numeri delle attività del settore dolciario, che a Lecco contano, nel 2017, 146 imprese di cui 117 attive nella fabbricazione di prodotti da forno e farinacei, 7 nel commercio all’ingrosso e 22 al dettaglio di zucchero, cioccolato, dolciumi e prodotti da forno.
Un comparto che nel Lecchese dà lavoro a 660 persone nel 2017 (terzo trimestre), il 6,5% in più rispetto alle 620 del 2016.
Secondo dati sull’incidenza delle produzioni natalizie diffusi dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano-Monza Brianza-Lodi, l’intero settore dolciario realizza nella media delle 7.000 imprese lombarde un business mensile da 150 milioni di euro (mezzo miliardo in Italia).
Anche questo Natale, secondo gli addetti ai lavori, la domanda del settore è sostenuta con sensibili segnali di incremento sia rispetto al 2016 sia nel lungo periodo relativo agli ultimi 5 anni.
Sul territorio una testimonianza diretta arriva da Icam sia sui semilavorati del cacao, destinati ai laboratori e alle fabbriche di pasticceria, sia sul prodotto finito che per l’azienda lariana proprio quest’anno registra nuovi successi con l’ampliamento della gamma a marchio “Vanini”.
Con un fatturato 2017 intorno ai 150 milioni di euro, Icam quest’anno segna una crescita sui 144 milioni dell’anno scorso, con una quota maggiore (60%) sui mercati esteri soprattutto del Nord Europa (per i prodotti finiti) e gli Usa (soprattutto semilavorati).
«Per Icam – dice il direttore commerciale, Giovanni Agostoni - la componente di stagionalità delle vendite nel corso dell’anno è significativa, e certamente in particolare il fatturato che si sviluppa in corrispondenza delle ricorrenze è rilevante».
Per quanto riguarda le vendite legate al periodo natalizio, «oltre al Natale è per noi anche importante l’Epifania, che rappresenta un’opportunità di vendita specifica molto importante di una particolare famiglia di prodotti: le calze della Befana delle principali squadre di calcio italiane (Juve, Inter, Milan, Roma, Lazio, Fiorentina, Torino, Sampdoria, Genoa), che Icam da moltissimi anni realizza e vende grazie ai contratti di licensing con i migliori team italiani. Operando peraltro Icam in molteplici canali di business ed in diversi mercati, con una predominanza di vendite export tale effetto di polarizzazione del fatturato intorno al Natale si è negli anni progressivamente fatto meno impattante, portando le vendite di tale periodo a circa il 10% del fatturato complessivo dell’anno».
Nella nuova fabbrica di Icam, a Orsenigo, sono ora in corso forti investimenti per un valore intorno ai 100 milioni di euro, «tutti nell’ottica – dice il vicepresidente Plinio Agostoni – del programma Industria 4.0, che proseguiremo anche nel 2018. Gli investimenti in nuove tecnologie – sottolinea – per noi da sempre vanno di pari passo con la crescita dell’occupazione», cosa che per l’azienda nei numeri si traduce negli attuali 295 dipendenti assunti a tempo indeterminato (erano 261 nel 2010) a cui si aggiungono 40 stagionali.
«Il nostro incremento d’occupazione – conclude Agostoni – si lega al fatto che stiamo crescendo in attività e fatturati, ma in generale il 4.0 rende le aziende più competitive aumentandone mercati e occupazione qualificata. Perciò per le industrie la nuova sfida è quella della riqualificazione del personale attraverso nuova formazione».
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