Disagi sulla Milano-Tirano, idea flash mob contro guasti e ritardi

Gianfranco Bordoni, già consigliere comunale di Sondrio, ha pensato di lanciare sul web la proposta come azione di protesta pubblica

«Vogliamo organizzare un flashmob per denunciare e sensibilizzare la comunità, descrivendo i gironi infernali dove vengono collocati i clienti del trasporto regionale su rotaia in Valtellina, condividendo nel contempo la nostra testimonianza sul servizio “eccellente” che quotidianamente Trenord, con la partecipazione (stra)ordinaria di Rete ferroviaria italiana, ci offre».

La forma - chiaramente ironica - del testo non sminuisce in alcun modo le ragioni profonde che hanno spinto Gianfranco Bordoni, già consigliere comunale di Sondrio, a manifestare ancora una volta il proprio dissenso. Anche perché la sua non è certo una voce isolata: a detta di moltissimi pendolari, infatti, visti i continui guasti alla rete e ai convogli, le attuali condizioni di viaggio sono semplicemente inaccettabili.

Da qui l’idea di Bordoni, in viaggio ogni giorno per motivi di lavoro, di organizzare un’azione di protesta pubblica «in una stazione scelta, da parte di chi vorrà manifestare la volontà di partecipazione, tra Tirano, Sondrio, Morbegno e Colico», come si legge in apertura del modulo Google diffuso su Facebook e sul canale Telegram “Valtellina vs. Trenord” nella serata di lunedì.

Il form è raggiungibile al link bit.ly/4bQeTx8 ed è di facile compilazione: oltre al nome e al cognome e a semplici dati statistici per comprendere meglio la fisionomia dei pendolari locali (fascia d’età e motivo per il quale si fa ricorso al treno), è richiesto solamente l’inserimento del proprio indirizzo di posta elettronica per essere poi aggiornati sullo svolgimento della manifestazione.

«Vorremmo calendarizzare l’evento – spiega in proposito l’ideatore dell’iniziativa – nella prima metà di giugno, a ridosso dell’estiva interruzione del servizio tra Tirano e Colico». Come anticipato la scorsa settimana, infatti, dal prossimo lunedì 10 fino a domenica 8 settembre non circolerà più alcun treno nell’intera provincia di Sondrio da e per la prima stazione del Lecchese. La motivazione della sospensione della circolazione dei convogli per novanta giorni è la stessa delle scorse due stagioni estive: l’apertura, da parte di Rfi, di cantieri per la manutenzione infrastrutturale straordinaria della locale linea.

Il piano di Bordoni si configura anche come prosecuzione della campagna di sensibilizzazione iniziata lo scorso autunno con una petizione su Change.org. In pochi giorni le firme di pendolari e viaggiatori, stufi e delusi per il servizio ferroviario erogato a livello locale, superarono quota 2.500: una cifra decisamente importante, sottoposta all’attenzione di Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, nel corso di un incontro a Palazzo Lombardia.

È ancora disponibile la raccolta firme, recentemente rilanciata con gli ultimi aggiornamenti relativi alla Tirano-Sondrio-Lecco-Milano. La recente revisione della circolazione del materiale rotabile appena a pochi giorni dall’inserimento dei nuovi “Donizetti” – treni sicuramente più confortevoli, ma dalla ridotta capienza – «ha dimostrato l’esistenza della “stupidità artificiale”», a detta di Bordoni.

Il risultato? «Treni inadeguati al flusso di clienti paganti, con i medesimi problemi di sempre: guasti delle infrastrutture, ritardi sistematici e nessuna informazione ai clienti. Ora si ritorna all’origine, con i convogli “anni 70/80”, sporchi, rumorosi, non accessibili».

Anche questo sarà uno dei motivi di protesta nel corso dell’annunciato flashmob, pensato appunto per «dare maggior risonanza alla nostra situazione di pendolari vessati da un peggioramento quotidiano del servizio».

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