Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 02 Ottobre 2017
Dì de la Brisaola da tutto esaurito. «Così si valorizza il centro storico»
Migliaia di presenze in città e strutture ricettive al completo - Produttori soddisfatti. «L’obiettivo per il prossimo futuro è quello di allestire altri androni e cortili della città»
Non sono bastate previsioni del tempo pessime e una giornata uggiosissima a tenere lontani gli appassionati del Dì de la Brisaola, manifestazione dedicata al salume tipico valchiavennasco, differente da quello valtellinese, giunta alla sesta edizione e tenutasi ieri a Chiavenna. Migliaia le presenze in città, strutture ricettive al completo e grandi quantità di brisaola degustate e vendute dai 18 produttori presenti negli stand del centro storico. Una giornata di festa che piace a tutti e, caso abbastanza raro, che non solleva mai polemiche. Già da metà mattina via Dolzino e le strade limitrofe presentavano un colpo d’occhio di tutto rispetto.
Alle 11 la cerimonia di inaugurazione, con il saluto dell’assessore alla cultura Lorenza Martocchie la presentazione delle squadre del torneo di volley Città di Chiavenna. A rallegrare la giornata, come ormai da tradizione, la presenza delle colorate e fracassone Guggen Band del carnevale ticinese. Una presenza sempre divertente quella dei complessi Riva de Janeiro Band, Ciod Stonaa, Bau Band, Fracasoi Cerott Band e Fracass Band. Sul fronte dei produttori, invece, hanno partecipato Fratelli Scaramella, Macelleria Tognoni, Azienza agrituristica Pra L’Ottavi, Macelleria Equina Vaninetti, Panatti, Macelleria Pandini Alberto, Il Pizzicagnolo, Brisaola Fazari, Puci Bresaole, Macelleria Denis, MA! Officina gastronomica, Agriturismo La Cà Vegia, Macelleria Zani, Fratelli Giacomini, Macelleria Del Curto, Salumificio Panzeri, Bresaole Ferraro, Salumificio Rota Negroni. Ad ogni tappa l’esposizione di un artista o di un artigiano locale: Il Tarlo, Daniele Del Curto fotografie, Intagliatore Del Re, il pittore Kim Sommerschield, carpenteria Succetti, falegnameria artistica di Roberbo Roveda e Stefano Gini, il liutaio Fabiano Scuffi, la pittrice Gloria Trussoni, Roberto Lucchinetti con la pietra ollare, la pittrice Stefania Corbari, l’artista Barbara Aloisio, Roberto Plevano, la fumettista Caterina Scaramellini, il panificio Dosi, il restauratore di mobili Mauro Fibioli, Michele Iosi con le sue fotografie, “I love Chiavenna” e l’associazione Amici della Valcodera.
«Nonostante il meteo il riscontro è stato ancora positivo, in costante crescita – commenta il direttore del Consorzio Turistico della Valchiavenna Filippo Pighetti- . I produttori sono soddisfatti e hanno sottolineato come ogni anno i clienti ormai fidelizzati ritornino. Questo è un aspetto fondamentale. L’altro è la scoperta, per molti valligiani una riscoperta, del centro storico della città e in particolare degli androni e dei cortili dei palazzi signorili. L’obiettivo per il prossimo futuro è quello di valorizzarne altri, puntando anche sulla capacità di molti produttori di allestirli nel migliore dei modi».
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