Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 27 Settembre 2014
Denuncia all’Arpa
«Fate delle verifiche
sul tetto in eternit»
Nel mirino di alcuni residenti di via Mazzini - il capannone utilizzato dalla ditta Andreani - Segnalazione anche a Comune e Procura
Il tetto in eternit del capannone sembra danneggiato e i residenti delle vie vicine chiedono un accertamento agli enti competenti, scrivendo ad Arpa, Comune e Procura della Repubblica.
Succede in via Mazzini a Sondrio, dove un gruppo di cittadini ha deciso di chiamare in causa le autorità perché siano svolte delle verifiche sulla struttura utilizzata dalla ditta Andreani, all’angolo con via Parolo.
A preoccupare i residenti sono i possibili rischi per la salute legati all’amianto, «in presenza – si legge nella lettera con la segnalazione – di parti danneggiate che provocano il rilascio di sostanze tossiche nell’ambiente». La comunicazione è stata inviata nei giorni scorsi, ma già da qualche tempo i cittadini autori della segnalazione guardano con preoccupazione al capannone, spiegano: di qui la decisione di attivarsi per sollecitare una verifica da parte degli organismi competenti, richiesta corredata da una decina di firme in rappresentanza di altrettante famiglie che abitano in zona.
Ad aumentare i timori degli abitanti c’è anche la collocazione della copertura in eternit, che si trova in una zona molto frequentata della città: «Questo capannone di circa duemila metri quadrati – si legge nella lettera inviata alle autorità – si trova in prossimità di un parco giochi per bambini, quello di piazzale Merizzi, della piscina e di case di abitazione».
«Abbiamo chiesto all’Asl come comportarci e ora ci stiamo organizzando per far fare un controllo ad un tecnico specializzato la prossima settimana. Se qualcuno ha dei dubbi o delle preoccupazioni, è giusto che si facciano le verifiche». Così alla società Mazzini srl, proprietaria del capannone utilizzato dalla ditta Andreani, assicurano attenzione alla questione del tetto in eternit al centro della segnalazione da parte dei cittadini del quartiere. Una copertura che nelle intenzioni della società avrebbe dovuto sparire già da tempo, ricordano dalla Mazzini: «Sull’area c’è un progetto di sistemazione che prevede il trasferimento della ditta, l’eliminazione delle strutture attuali e la realizzazione di un nuovo edificio – spiegano dalla società -, un intervento sul quale c’era già il via libera del Comune. Il periodo però è quello che è, quindi il progetto al momento è rimasto fermo».
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