Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 27 Aprile 2017
Della Vedova, sulla vetta dello sport
Consegnato nella sala consiliare il premio “Sportivo sondriese” all’esperto alpinista classe 1946. «Il segreto della longevità nella mia attività? Solo una vita regolata, l’allenamento e il senso di responsabilità»
La sala consiliare del Comune di Sondrio ha ospitato oggi la cerimonia di consegna del riconoscimento allo “Sportivo sondriese”. Un premio che non è orientato a segnalare gli autori delle imprese sportive più importanti (per questi atleti c’è da oltre 60 anni il palcoscenico del Panathlon Club Sondrio), piuttosto coloro che spesso dietro le quinte operano per il buon funzionamento delle società sportive e svolgono una preziosa opera di carattere sociale. Per merito di questi personaggi – individuati da una commissione mista di amministratori comunali e giornalisti – qualche atleta arriverà magari anche ai vertici delle attività nazionali e internazionali, ma il loro maggior contributo è piuttosto di aver operato per molti anni alla formazione tecnica e morale di tanti giovani.
Camillo Della Vedova, tiranese classe 1946, rientra a pieno titolo tra queste persone meritevoli. La sala oggi era affollata, a dimostrazione del fatto che il mondo dell’alpinismo è molto coeso. Dopo aver presentato il profilo del premiato e le sue imprese alpinistiche, l’assessore allo sport Omobono Meneghiniha proseguito: «Detto questo, contrariamente alle sue capacità, non sono i record e le imprese mirabolanti quelle che lo interessano maggiormente». «Dal momento che mi diverto ad arrampicare - ha sottolineato Della Vedova -, non mi interessa più di tanto salire molte vie la prima volta, come ho l’impressione che molti facciano per aumentare il numero delle classiche effettuate. Preferisco ripetere una via che mi sia particolarmente piaciuta e devo dire che di solito mi soddisfa di più quando la salgo per la seconda o terza volta. Mi diverto anche a rifarla per far gustare ad altri la bellezza di quell’arrampicata».
Leggi l’approfondimento su La Provincia di Sondrio in edicola il 28 aprile
© RIPRODUZIONE RISERVATA