Cronaca / Valchiavenna
Martedì 18 Dicembre 2018
Della Bitta: «Prata colpisce i negozi»
Duro l’attacco del sindaco di Chiavenna al progetto di riconversione dell’ex filatura del paese vicino. Ma il sindaco Tarabini replica: «Non ci sarà grande distribuzione e gli spazi attuali verranno ridotti in altezza».
Una scelta scellerata, un colpo basso al piccolo commercio. Durissima la polemica accesa ieri dall’amministrazione comunale di Chiavenna nei confronti dei vicini di Prata Camportaccio. Ancora una volta, critiche c’erano già state in occasione della prima adozione, oggetto della contesa è il piano attuativo di riqualificazione dell’area ex Filatura, per la quale stasera è previsto il pronunciamento da parte del consiglio comunale di Prata. Un immobile in disuso da anni che ora la proprietà vuole riqualificare e trasformare in spazi commerciali.
La novità sono i toni, decisamente pesanti: «A breve - scrive la giunta capitanata dal sindaco Luca Della Bitta - avremo un nuovo insediamento di spazi della media e grande distribuzione. Sarebbe un colpo mortale per i nostri commercianti, con effetti devastanti in un momento di grande difficoltà. Un colpo basso a chi, con tenacia e sacrificio, ogni giorno nel centro storico di Chiavenna prova a mantenere viva una presenza e un servizio. Noi stiamo con i nostri commercianti e valuteremo ogni azione necessaria per fermare questa scelta scellerata del sindaco e dell’amministrazione comunale di Prata Camportaccio, che non hanno tenuta in minima considerazione le osservazioni fatte dal Comune di Chiavenna».
Secondo l’amministrazione Della Bitta anche dal punto di vista del procedimento amministrativo non tutto è filato per il verso giusto: «Un percorso fatto con un atteggiamento di superficialità nei confronti delle gravi ricadute economiche sul territorio in cambio di qualche soldo per opere pubbliche, con una convocazione della conferenza di conurbazione da parte del Comune quando spettava alla Provincia, con la scelta di escludere la Valutazione ambientale strategica e quindi senza considerare aspetti importanti in materia di traffico, viabilità e altre questioni». Chiavenna promette battaglia: «La volontà a ogni costo di Prata di proseguire nel percorso intrapreso richiede da parte di tutti una mobilitazione. Già in passato abbiamo pagato a caro prezzo iniziative di questo tipo».
Immediata la replica del sindaco di Prata, Davide Tarabini: «Ci tengo a sottolineare che questo piano non prevede la realizzazione di insediamenti per la grande distribuzione che sono espressamente vietati dal Pgt vigente. Chi va dicendo il contrario sbaglia o sceglie di fare strumentalmente delle affermazioni inesatte. L’ambito di trasformazione prevede come destinazioni d’uso principali stabilite dal Pgt approvato nel 2009 “usi commerciali, usi terziari, usi produttivi”». Un’area potenzialmente commerciale da tempo, insomma. «Per la sua attuazione i privati si impegnano a realizzare una nuova fermata del bus con pensilina, un sottopasso ciclo-pedonale sulla Statale 36 e la sistemazione dell’area a verde pubblico esterna. L’intervento ricalca quanto già previsto dal Pgt vigente e varia unicamente per alcuni parametri urbanistici, come ad esempio l’altezza, che sarà notevolmente ridotta, e una complessiva riduzione del volume esistente dell’immobile».
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