Cronaca / Valchiavenna
Giovedì 08 Agosto 2019
Deflusso delle acque più sicuro: ecco i fondi
Presto al via un intervento atteso da tempo. Sarà realizzato un canale dalla foce del Mera al lago di Novate.
Sbloccare il deflusso del fiume Mera alla foce del lago di Mezzola e quindi mettere in sicurezza l’abitato della frazione samolichese del Giumello. Questo il progetto finanziato nei giorni scorsi dalla Regione Lombardia nell’ambito delle misure per la mitigazione del rischio idrogeologico e il ripristino dei danni da maltempo. Un pacchetto complessivo da 48 milioni.
Una fetta dei finanziamenti arriverà anche in Valchiavenna per un’opera attesa da tempo. In pratica alla foce del Mera sarà realizzato un canale più largo e profondo di quello esistente in modo da consentire all’acqua dello stesso corso d’acqua valchiavennasco di entrare più agevolmente nel lago evitando l’accumulo di materiale - non poco dopo l’episodio legato alla frana del Cengalo di due anni or sono - e l’innalzamento del livello del fiume stesso. Aspetto che ha costretto a giugno l’amministrazione comunale di Samolaco ad evacuare alcune abitazioni a rischio di finire sott’acqua.
Le immagini dei depositi di materiale, soprattutto tronchi di legna, che hanno caratterizzato il lago nell’ultimo mese e mezzo, prima della conclusione di un importante intervento di pulizia, sono state sotto gli occhi di tutti per settimane. Già dopo l’alluvione di metà giugno il sindaco di Novate Mezzola Pierangelo Nonini aveva indicato l’intervento sulla foce del fiume come indispensabile per risolvere più o meno definitivamente il problema. Sia per facilitare il deflusso sia per deviare la corrente verso la sponda destra dello specchio d’acqua che apre la Valchiavenna.
Nel corso dei decenni nella foce si è anche formato un “isolotto” che oltre a far da tappo devia buona parte dell’acqua verso l’area del Lido. Proprio per questo il materiale si è accumulato a metà giugno. «Ringraziamo la Regione Lombardia per il finanziamento - commenta il sindaco di Samolaco e vicepresidente della Comunità montana della Valchiavenna Michele Rossi - . Da mesi ripeto che la situazione per la presenza di grandi quantitativi di materiale in alveo rischia di essere decisamente pericolosa. Ora con questi fondi riusciremo finalmente ad intervenire agendo sulla sezione del canale favorendo il deflusso dell’acqua oltre che a ripulire parte del fiume».
Con che tempi ancora non si sa. Difficile comunque che l’intervento arrivi già quest’anno, anche in considerazione dell’iter autorizzativo abbastanza complesso per le operazioni in alveo. L’ipotesi più percorribile rimane quella di essere pronti in tempo per le prime piogge primaverili.
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