Defibrillatori salvavita, i totem della solidarietà
Sette colonnine ad Abbadia, Mandello e Lierna. Il presidente degli Alpini: «Già fatti anche i corsi, ora in 200 le sanno usare»
Con l’augurio che non servano mai, che non ci sia mai bisogno di utilizzarli, in questi giorni sono stati posizionati sette defibrillatori tra Abbadia, Mandello e Lierna.
Il tutto grazie a un progetto portato avanti dal Soccorso degli alpini presieduto da Gian Carlo Alippi.
Posizionati nei luoghi di maggior passaggio, sono costai attorno ai 5 mila euro ciascuno, sistemazione della postazione compresa, il tutto grazie alla generosità di tanti cittadini che hanno dato un sostegno economico con piccole e grandi donazioni a seconda delle loro possibilità. Era appunto l’estate dello scorso anno quando il sodalizio lanciava il progetto finalizzato all’acquisto di una serie di defibrillatori semiautomatici esterni, detti Dae.
Grazie ai 35mila euro raccolti, e al corso per l’abilitazione all’uso del defibrillatore a cui hanno partecipato duecento persone di Abbadia, Mandello e Lierna, l’iniziativa è diventata realtà.
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