Cronaca / Valchiavenna
Sabato 23 Luglio 2016
Defibrillatori salvavita in tutta la Valle
Pochi iscritti, saltano i corsi per l’uso
Dopo l’installazione dei dispositivi nei campi sportivi, l’iniziativa si è arenata. Avrebbe dovuto essercene uno in ogni Comune - Oregioni: «Riprenderemo in mano la cosa».
Un progetto arenato, anche se non ancora disperso, quello relativo ai Dae. cioè ai defibrillatori semiautomatici che secondo un progetto varato dalla Comunità montana Valchiavenna in collaborazione con la Croce rossa avrebbero dovuto essere posizionati in luoghi strategici della valle.In pratica la seconda parte del progetto partito tre anni fa con la dotazione degli apparecchi salvavita per le aree sportive della valle.
Tra la fine del mese di giugno e l’inizio di luglio erano in programma quattro corsi rivolti a tutti i maggiorenni della valle per imparare ad usare questi dispositivi. Corsi aperti, ma per i quali c’era un impegno da parte dei Comuni a raccogliere l’adesione di dipendenti comunali e amministratori. Uno zoccolo duro dal quale partire per arrivare ad un bagaglio culturale diffuso tra la popolazione. Cosa che, ovviamente, abbatterebbe il rischio notevolmente in caso di malori.
Nessuno di questi corsi, però, è mai partito. Solo i Comuni di Prata Camportaccio, Novate Mezzola e Mese hanno risposto all’appello comunicando l’elenco dei partecipanti in tempo utile. Poche disponibilità, insomma.
I corsi avrebbero dovuto tenersi il 25, 27, 29 giugno e il 1 luglio all’oratorio San Luigi di Chiavenna e nella sede della Croce rossa a Mese. Non una buona notizia, visto che nel prossimo mese è previsto il grosso dell’ondata dei vacanzieri estivi.
Aumenta la popolazione della valle e ovviamente aumenta anche il rischio che dei defibrillatori ci sia effettivamente bisogno anche se, naturalmente, ci si augura il contrario. I defibrillatori semiautomatici installati in teche da esterno sono strumenti che, collocati in punti frequentati e centrali, potranno essere presi da chiunque ne abbia bisogno semplicemente aprendo la teca che li mantiene a temperatura controllata tutto l’anno, garantendone un perfetto funzionamento in ogni condizione climatica. Ad ogni apertura della teca parte un segnale di allarme che, grazie all’impegno sul territorio di Areu avvierà le procedura di attivazione del 118. Un primo soccorso salvavita, insomma, in attesa dell’arrivo dei sanitari.
Era prevista l’installazione di almeno un defibrillatore per ognuno dei Comuni della valle secondo i progetti dell’ente comprensoriale finanziati con l’ultimo bilancio di previsione. «Nei prossimi giorni - ha commentato il neopresidente della Comunità montana Flavio Oregioni – riprenderemo in mano la questione per concludere il progetto positivamente».
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