Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 09 Settembre 2016
De Leporini saluta la Valtellina
«Dopo sei anni ci lascio il cuore»
Cambio ai vertici dell’Arma. Promosso maggiore, avrà un nuovo incarico a Cremona. Il colonnello Ferrarese: «Lo ringrazio per tutto quello che ha fatto qui».
«Vado a Cremona, mi è stato dato il comando del nucleo investigativo. Da un lato sono contento, è ovvio, ma in questo momento non nascondo di essere emozionato». Claudio De Leporini, fresco di promozione a maggiore, ha voluto salutare non soltanto i giornalisti, ma anche tutte le persone con le quali ha avuto a che fare durante gli anni in cui è stato comandante della compagnia dei Carabinieri di Sondrio. Gli attestati di stima e di simpatia sono stati tanti, troppi per riuscire a fare le valigie come se ne niente fosse.
«Sono arrivato a Sondrio nel 2010 - ricorda l’ufficiale -. Non sapevo neanche bene dove fosse, sapevo solo che era in Lombardia. E invece ci sono rimasto sei anni. Non mi sono mai fermato tanto a lungo. È ovvio che questo posto mi rimarrà nel cuore. Mia figlia, tra l'altro, che comincerà adesso la prima elementare, è nata a Sondrio».
Sotto la sua guida, la compagnia dei Carabinieri di Sondrio ha centrato non pochi traguardi. Non per niente alla conferenza stampa di commiato del maggiore in partenza è intervenuto anche il colonnello Paolo Ferrarese, comandante provinciale dell’Arma. «Voglio ringraziare pubblicamente il maggiore De Leporini per quanto ha saputo fare in questi anni, non soltanto sotto il profilo investigativo, ma anche dal punto di vista della gestione del personale».
«Per noi è un trauma» ripetevano intanto come un mantra alcuni tra i marescialli e gli uomini più d’esperienza della caserma di largo Sertoli.
«Tutto quello che è stato fatto in questi anni non l’ho fatto io, lo hanno fatto i Carabinieri della compagnia. Il mio ruolo è stato semplicemente quello di coordinarli - si schermisce De Leporini -. In questi giorni lo ho incontrati tutti per salutarli e ho ribadito le due linee guida che mi piacerebbe che continuassero a seguire. La prima è curare sempre le relazioni tra colleghi, in modo da svolgere il servizio con la massima serenità possibile. La seconda è tentare sempre di immedesimarsi nelle persone con cui si ha a che fare, in modo da riuscirne a intercettare le aspettative e da sintonizzarsi con le loro esigenze».
All’esterno della caserma, De Leporini sarà ricordato anche come un ufficiale particolarmente attento all’aspetto della trasparenza nell’informazione, anche se sempre nei limiti dei segreti imposti dalle esigenze di indagine. Ottime capacità di scrittura e di comunicazione, ma soprattutto correttezza e lealtà, oltre che spirito di collaborazione. «È un aspetto che ho sempre cercato di curare al meglio tanto che i colleghi mi prendevano in giro e mi chiamavano caporedattore - sorride De Leporini -. Credo che nel rispetto dei rispettivi ruoli la collaborazione tra forze dell’ordine e organi di stampa possa servire anche per dare il giusto risalto al lavoro degli uomini che spesso operano nell’ombra, sottraendo ore al proprio tempo libero e alla propria famiglia e andando oltre gli straordinari pagati».
Domani alla sede del comando provinciale saranno presentati gli ufficiali che sostituiranno il maggiore De Leporini e il tenente colonnello Pier Enrico Burri che lascia il comando del reparto operativo. Il posto di De Leporini, si è saputo, sarà preso dal comandante Serena Galvagno.
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