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Sabato 13 Aprile 2013
Dazio, ci sono troppi cervi
Culmen invasa dai branchi
Grazie alla zona libera dalla caccia gli ungulati hanno proliferato indisturbati e adesso scendono in branchi sempre più a valle in cerca di cibo, arrivando vicino alle case in paese
Gli avvistamenti di gruppi, anche molto numerosi che si spostano verso il fondovalle, soprattutto all'imbrunire, sono pressoché quotidiani, e com'è successo nei giorni scorsi, le auto non sempre riescono ad evitare di investire gli animali, che all'improvviso si parano davanti. L'allarme arriva soprattutto dagli abitanti di Dazio e di Pilasco, la frazione del Comune di Ardenno situata ai piedi del massiccio che fa da spartiacque tra la Bassa e la Media Valle.
La culmine è una zona di ripopolamento per gli ungulati, un'oasi protetta dove è assolutamente vietata la caccia, ma questa situazione ha contribuito enormemente alla crescita della popolazione dei cervi, che adesso sta creando problemi ai residenti e danni alle colture.«Le lamentele negli ultimi mesi sono aumentate - afferma il sindaco di Ardenno Riccardo Dolci - i cervi sono diventati tantissimi ed è facile vedere gruppi di dieci o venti esemplari che scendono tra le case e qualcuno se li è ritrovati addirittura in giardino».
All'incontro, convocato a palazzo Muzio per mercoledì pomeriggio sono stati invitati anche i Comuni di Civo e di Morbegno, sul cui territorio insiste parte dell'oasi naturale, esclusa da anni dalle zone di caccia.
«Pensare di spostare dalla Culmen i cervi sarebbe molto complicato e costoso per l'ente pubblico - spiega Maria Ferloni, tecnico faunistico della Provincia di Sondrio - per cui l'unica soluzione praticabile, che però dovremo discutere con i sindaci e il comprensorio morbegnese potrebbe essere una parziale apertura dell'attività venatoria nella zona della Culmen».
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