Cronaca / Lecco città
Sabato 01 Aprile 2017
Dallo scalo di Lecco
le rotaie inglesi vanno in tutt’Italia
Polo logistico: presentati gli impianti di Maggianico, è un investimento di 600mila euro della Battazza. Da dicembre ogni mese si smistano 4500 tonnellate
È una piattaforma logistica, smista rotaie da 108 metri. Cosa vuole dire? Che a Maggianico arrivano i convogli con i binari prodotti dalla British steel nel laminatoio di Hayange (in Francia). Allo scalo di Maggianico vengono scaricati, classificati e spediti in giro per l’Italia, dove vengono usati per gli interventi di manutenzione-sostituzione della rete ferroviaria.
La piattaforma è operativa da dicembre, ed è gestita dalla Brambilla scalo, società della Battazza di Olginate. Ieri, i vertici della British steel e la famiglia Battazza hanno presentato lo scalo alla città, e agli stake holders tra i quali Rfi (Rete ferroviaria italiana) e Fs (Ferrovie dello Stato). Alla presentazione dell’impianto c’erano: l’assessore Corrado Valsecchi, il senatore Paolo Arrigoni, l’ex ministro Roberto Castelli, Lorenzo Riva, presidente designato di Confindustria Lecco.
Marco Battazza, responsabile della Brambilla scalo, spiega: «La nuova piattaforma ha richiesto un investimento di 600mila euro. Si sviluppa su 104 metri di lunghezza e 12 di larghezza. Vi operano nove gru-carri ponte che tra loro si muovono in modo sincronizzato. I programmi prevedono che arrivino dalla Francia sei convogli al mese per 4500 tonnellate di rotaie». Da quando è operativa, quindi da dicembre, la piattaforma di Maggianico ha smistato il materiale di 19 treni, per un peso di 14.250 tonnellate.
Numeri pesanti (è il caso di scriverlo) che pretendono una domanda: perché, quando ha deciso di entrare nel mercato italiano (decisione presa lo scorso anno), la Bristish steel ha scelto Lecco come hub per tutte le consegne italiane? Le ragioni sono molteplici. Si va dalla vicinanza al confine Svizzero, e quindi al sito produttivo, alla qualità della rete ferroviaria e dello scalo di Maggianico, alla collaborazione con la Battazza che si è fatta trovare pronta ad investire nella nuova struttura. Dice Fernando Battazza, vice presidente dell’impresa di Olginate: «È un intervento che conferma la nostra volontà di crescere ed i legami con il territorio». Nella struttura dedicata alle rotaie lavorano cinque persone, tutte dipendenti della Brambilla scalo. In totale, la società controllata dalla Battazza occupa una quarantina di addetti. E ogni anno movimenta merci per 400mila tonnellate. «Per la maggior parte - spiega Marco Battazza - sono prodotti legati alla manifattura metalmeccanica. Lavoriamo molto anche con le acque minerali della fonte di Cepina, vicino a Bormio. I bancali arrivano in camion dalla Valtellina e da qui raggiungono i grossisti in tutt’Italia».
La Battazza è un colosso dell’autotrasporto. Occupa 70 persone, per un fatturato di 18milioni. L’impresa di Olginate ha 130 mezzi, tra camion, rimorchi e macchinari, e un trend di crescita che dal 2008 ad oggi l’ha portata a raddoppiare il numero dei dipendenti. «Il segreto? - sottolinea Fernando Battazza - Investire per restare competitivi».
La British steel che ha scelto Lecco come piattaforma delle consegne italiane, per Lorenzo Riva «è un segnale importante perché dimostra che il territorio riesce ad essere attrattivo per gli investimenti esteri. Aggiungiamo che giovedì, ad Andalo è stato inaugurato lo stabilimento della Carcano. Sono due segnali della vivacità delle nostre imprese, della fiducia che, malgrado mille difficoltà, continua a caratterizzare le azioni degli imprenditori».
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