Dalle Alpi alle Ande, i fedeli valtellinesi
vicini a don Giorgio

Una delegazione della provincia sarà in Perù. Parteciperà all’ordinazione del sacerdote di Berbenno che diventerà vescovo ausiliario della Diocesi di Huarí

Anche una delegazione di una quindicina di valtellinesi parteciperà, martedì 11 febbraio, al solenne rito di ordinazione episcopale di don Giorgio Barbetta, originario di Berbenno e nominato da papa Francesco vescovo ausiliare della Diocesi peruviana di Huarí. La celebrazione avrà luogo proprio nella località andina, nella cattedrale di Nostra Signora del Carmine e San Domenico.

Da Ardenno, paese di origine del padre, e da Berbenno, dove don Giorgio è cresciuto e dove ancora vive la madre Elisa Manzocchi, il viaggio in Perù è già cominciato per gli amici valtellinesi. Che stanno conoscendo le realtà che don Giorgio ha incontrato da ragazzo nelle esperienze con l’Operazione Mato Grosso, realtà fondata dal suo compaesano don Ugo De Censi, e dove ha maturato la vocazione al sacerdozio.

Nato il 1° settembre 1971, don Giorgio ha compiuto gli studi teologici e la formazione al sacerdozio nel Seminario regionale Pio XI di Assisi, venendo poi ordinato prete il 20 settembre 1998 per la Diocesi di Gubbio, il cui vescovo era legato all’Operazione Mato Grosso. Dopo i primi anni di ministero come parroco in provincia di Perugia, a Scheggia e Pascelupo, don Giorgio ha iniziato il suo servizio come “fidei donum” nella Diocesi di Huarí. Dal 2001 al 2002 ha guidato la parrocchia di Piscobamba, nello stesso distretto di Ancash dove si trova anche Chacas, dove fu parroco padre De Censi e dove oggi è sepolto nel santuario di Mamà Ashu. Nella stessa zona della Cordigliera Bianca, dal 2003 al 2007, don Giorgio è stato collaboratore della parrocchia di Shilla, prima di essere nominato rettore del Seminario diocesano Señor de Pomallucay. Qui, tra gli altri, ha trovato il delebiese don Massimo Mattarucchi, che ha accompagnato nell’ultimo tratto di formazione, fino all’ordinazione sacerdotale il 5 settembre 2009.

Con la nomina episcopale, comunicata a don Giorgio ad inizio dicembre in occasione del primo anniversario della morte di padre De Censi e resa nota dalla Santa Sede il 12 dicembre, ora cambierà l’impegno del missionario valtellinese. Collaborerà nel governo pastorale della Diocesi con l’ordinario, monsignor Ivo Baldi Gaburri, un altro italiano che dal 2008 è il primo vescovo di Huarí.

Proprio Baldi Gaburri martedì sarà uno dei due co-consacranti principali nel rito di ordinazione episcopale. Con il metropolita della Regione ecclesiastica ove si trova Huarí, l’arcivescovo di Trujillo, monsignor Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, affiancherà il nunzio apostolico in Perù, monsignor Nicolas Girasoli, che conferirà il ministero episcopale a don Giorgio in un rito suggestivo che, dopo la proclamazione del Vangelo, prevede la presentazione dell’ordinando con lettura del mandato apostolico e il canto del “Veni Creator”.

Interrogato sulla volontà di assumersi diritti e doveri dell’ordine episcopale, don Giorgio si prostrerà a terra durante il canto delle litanie dei santi, quindi gli saranno imposte le mani dai diversi vescovi presenti. Il nunzio Girasoli pronuncerà poi la preghiera di consacrazione mentre due diaconi terranno l’evangeliario aperto sopra il capo di don Giorgio. Il rito si concluderà con l’unzione crismale sulla testa e l’imposizione della mitria, la consegna del pastorale e dell’anello episcopale.

Il vescovo Giorgio sarà in Italia dopo Pasqua e celebrerà una messa di ringraziamento domenica 3 maggio, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Berbenno.

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