Dalla lotta al clan Messina Denaro a Sondrio: ecco il colonnello Bivona

Alla fine degli anni Novanta per tre anni ha guidato la Compagnia carabinieri di Castelvetrano, impegnato nella lotta al clan mafioso dei Messina Denaro, mentre l’ultimo incarico prima di approdare in Valtellina è stato quello di direttore di divisione presso la direzione centrale di polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza a Roma, che si occupa della tutela dei testimoni e dei collaboratori di giustizia. Ha un’esperienza decisamente di rilievo il nuovo comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giuseppe Bivona, che si è insediato nella caserma Alessi di largo Sertoli a inizio settimana e ieri mattina si è voluto presentare alla stampa. Classe 1969, originario di Pescara, il colonnello non ha mai lavorato al Nord Italia, per lo più in Sicilia.

«Sono arrivato da tre giorni e mi sono fatto un’idea della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica, che definisco confortante - ha detto -. Questo non vuol dire che non esistano situazioni a cui porre attenzione. Le esigenze, come sappiamo, sono mutevoli, e le minacce dal punto di vista criminale possono arrivare in maniera disparata e talvolta di difficile interpretazione. E’ quindi fondamentale stare sul pezzo, stare sul territorio, conoscere e capire. Mi ci vorrà tempo, ma fortunatamente ho al mio fianco colleghi che lavorano qui da anni e potranno aiutarmi». «Ho lavorato prevalentemente in zone disagiate, quasi 15 anni in Sicilia - ha spiegato il colonnello Bivona -. Ho comandato la Compagnia di carabinieri di Castelvetrano, il Reparto operativo prima di Ragusa e poi di Siracusa. Incarichi prevalentemente investigativi e di investigazione antimafia, una realtà quindi completamente diversa da quella che sto conoscendo e affrontando adesso. Ed è una sfida che affronto con motivazione. Non ho mai lavorato al Nord, salvo qualche trasferta dalla Sicilia per sequestrare droga o arrestare qualche latitante».

E si è presentato alla stampa anche il nuovo comandante della Compagnia di Sondrio, maggiore Marco Issenmann, che prende il posto del maggiore Nicola Leone, ora alla guida del Nucleo investigativo provinciale. Nato a Trieste ma cresciuto a Bassano del Grappa, conosce già la Valtellina perché ha svolto servizio come maresciallo in passato in Valcamonica. «A parte una parentesi di tre anni in Sardegna, a Sassari, al contrario del colonnello ho sempre lavorato al Nord - ha spiegato -. Arrivo dall’Alto Adige, dal 2019 ho guidato la Compagnia di Silandro in Val Venosta. Quindi abbastanza vicino, qualcuno mi ha detto che mi hanno mandato “a due passi” e io ho risposto scherzando che si è trattato, in realtà, di un solo passo perché ho fatto lo Stelvio e sono arrivato in Valtellina. Ho quindi già un po’ di esperienza per quanto riguarda le zone di montagna, anche se ovviamente vanno fatte le debite differenze tra le varie realtà».

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