Cronaca / Lecco città
Sabato 01 Agosto 2015
«Dal Consiglio di Stato la conferma
Valassi non può più fare il presidente»
Camera di commercio di Lecco: in secondo grado è stata ribadita la sentenza del Tar di Reggio Calabria
I sostenitori di Maggi: «È una decisione chiara che non lascia margini di interpretazione»
Ormai la partita della Camera di commercio si gioca in prevalenza sul piano legale, della giustizia amministrativa.
Su questo terreno, la novità arriva da Roma, e sembra far segnare un punto a favore della cordata (Confindustria, Confcommercio, Fai e Cgil) che sostiene Giovanni Maggi. Come sempre, usiamo la formula dubitativa, perché il terreno è scivoloso e di opposta interpretazione, a seconda che si sentano le ragioni dell’una o dell’altra parte.
Dopo la premessa, la notizia. Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar di Reggio Calabria, e ha giudicato Lucio Dattola non rieleggibile (era al quarto mandato consecutivo) alla presidenza camerale. È la sentenza definitiva, che mette la parola fine alla vicenda del rinnovo della presidenza della Camera di commercio di Reggio Calabria. Una vicenda che - secondo i sostenitori di Maggi - è assimilabile, di più, uguale a quella di Lecco: il 9 luglio, Vico Valassi è stato eletto presidente della Camera di commercio per la quinta volta consecutiva. Una longevità di carica che, unita alla spaccatura che si è prodotta tra le categorie gli impedirebbe di essere rieletto e di restare in carica (sempre secondo lo schieramento formato da Confindustria, Confcommercio, Fai e Cgil).
Sull’altro fronte (che comprende: Ance, Api, banche e assicurazioni, Coldiretti, Confartigianato, Compagnia delle opere, cooperative, consumatori e liberi professionisti), invece, si sostiene che i presupposti normativi sono diversi e che quindi sono diverse le due situazioni.
L’unico commento attribuibile, con nome e cognome, alla sentenza del Consiglio di Stato è di Alberto Riva, direttore di Confcommercio Lecco (associazione che sostiene Maggi): «Il Consiglio di Stato ha ribadito la decisione del Tar. I cui giudici avevano spiegato nel dettaglio che le norme vietano più di due mandati. E che alla data di compimento del secondo mandato, il presidente appena eletto era ormai ineleggibile. Il Consiglio di Stato ha fatto propria tale decisione. È una sentenza chiara e molto positiva che conferma quanto noi sosteniamo a proposito dell’elezione di Valassi. Elezione che va annullata».
Dallo schieramento che sostiene Valassi non ci sono commenti ufficiali.
A taccuini chiusi, quindi in modo informale, viene solo ripetuto che l’elezione “cancellata” alla Camera di commercio di Reggio Calabria non è assimilabile a quella di Lecco. E che quando si decise di candidare e sostenere Valassi, nel valutarne la possibile ineleggibilità, era stato esaminato il caso di Carlo Sangalli che guida la Camera di commercio di Milano dal ’97, e che è al quarto mandato consecutivo (scadrà tra due anni). Secondo i sostenitori di Valassi, sarebbe quello di Sangalli il riferimento normativo da considerare. Quasi inutile precisare, che nel ping pong delle posizioni, chi appoggia Maggi specifica che il caso di Sangalli non ha il minimo punto di contatto con quello di Valassi.
In sostanza la situazione si è avvitata e ingarbugliata al punto che può essere risolta solo da un accordo (che al momento pare impossibile) o dalla sentenza di un giudice.
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