Economia / Sondrio e cintura
Sabato 29 Settembre 2018
Creval, a ridosso dell’assemblea
Fiordi e 10 consiglieri lasciano
Ieri l’annuncio delle dimissioni, con effetto dal 12 ottobre. «Scelta maturata per evitare spaccature nel corpo sociale e tensioni».
Si dimette quasi in toto il Cda di Creval, con effetto dalle ore 9,15 del 12 ottobre, ovvero a ridosso dell’assemblea, che è stata convocata alle ore 9,30 per rinnovare il board, così come richiesto lo scorso 9 agosto dall’azionista franco-svizzero Denis Dumont.
Lasciano il presidente Miro Fiordi, il vicepresidente Michele Colombo e i consiglieri Elena Beccalli, Gabriele Cogliati, Giovanni De Censi, Flavio Ferrari, Paolo Stefano Giudici, Gionni Gritti, Livia Martinelli, Paolo Scarallo e Alberto Sciumè.
Manca tra i dimissionari il consigliere d’amministrazione e amministratore delegato Mauro Selvetti (in lista con Dumont) che, essendo stato cooptato in consiglio lo scorso 5 giugno, cessa dalla carica sempre in occasione dell’assemblea del 12 ottobre.
«Tale decisione, come anche la scelta del Consiglio di Amministrazione di non presentare una propria lista - si legge in una nota divulgata ieri dall’istituto di credito -, è maturata con l’esclusivo obiettivo di perseguire l’interesse della Banca in piena coerenza con il grande rispetto e dedizione verso i suoi azionisti tutti, il mercato e, più in generale, i suoi stakeholder e al fine di evitare spaccature nel corpo sociale e tensioni che potrebbero mettere a repentaglio il ben avviato processo di rilancio della Banca stessa».
Sempre nella giornata di ieri Creval ha reso noto anche che, a seguito dell’autorizzazione rilasciata dalla Banca d’Italia, il progetto di fusione relativo all’operazione di incorporazione di Creval Sistemi e Servizi Società Consortile per Azioni in Credito Valtellinese S.p.A. è stato depositato per l’iscrizione presso il Registro delle Imprese di Sondrio in data 28 settembre 2018 ed iscritto in pari data.
La fusione sarà approvata dal Cda del Creval, fatta salva la possibilità per i soci del Creval che rappresentino almeno il cinque per cento del capitale sociale di chiedere - entro il 6 ottobre - che tale decisione sia adottata dall’Assemblea straordinaria.
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