Cronaca / Lecco città
Martedì 01 Settembre 2015
Crescono le tende al campo
Presto in arrivo i container
In queste ore aumenta il numero delle tende che dovranno ospitare, con tutta probabilità, nuovi arrivi. Ieri ne sono arrivate altre tre scaricate dai volontari della Protezione Civile gruppo comunale di Lecco e da alcuni migranti che hanno dato una mano.
Per ora ammontano a tredici (una vuota perché non adibita all’accoglienza) le tende che accolgono circa ottanta migranti (78 per la precisione). Ma la Fondazione Arca di Milano che si occupa della gestione del campo di prima accoglienza ha inoltrato alla Prefettura di Lecco la richiesta per installare al Bione dei container, anzi dei “moduli abitativi”, dei prefabbricati per dare un’accoglienza meno precaria ai migranti.
L’arrivo dell’autunno, infatti, fa comprendere a tutti che questa soluzione delle tende non possa reggere a lungo: sono difficilmente riscaldabili, fredde d’inverno e calde d’estate. E, con le piogge, rischiano di diventare delle barchette in mezzo al nulla dell’area spettacoli viaggianti. Insomma, i container sarebbero una risposta di certo meno emergenziale di quanto previsto finora con le tende del Ministero dell’Interno.
A regime dovrebbero essere circa una ventina i moduli abitativi, spaziosi, per cinque posti letto ognuno. A questi si dovrebbero affiancare anche un container ufficio per i responsabili della fondazione, un modulo per le docce e uno per la lavanderia.
Il costo dell’operazione si aggira sui 10mila euro, ma non sarà in alcun modo pagato dai cittadini, se non con il contributo dei 35 euro che l’Europa e lo Stato italiano forniscono ad Arca (e a progetto Itaca per il Ferrhotel), per ospitare e alimentare i migranti.
Ma, di sicuro, questa “stabilizzazione” del campo profughi non farà piacere né alla Lega né a chi non vede di buon occhio la presenza fissa dei migranti a due passi dalla ciclabile, indubbio richiamo turistico e ricreativo della città.
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