Cronaca / Lecco città
Venerdì 07 Agosto 2015
Credito Valtellinese
Sei mesi di risultati in crescita
L’utile netto del periodo raggiunge i 51 milioni di euro, più 50% nei finanziamenti alle imprese
È boom dei mutui: in un anno è raddoppiato l’ammontare dei prestiti alle famiglie per l’acquisto della casa
Credito Valtellinese ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 51 milioni di euro. Intanto i nuovi mutui sono raddoppiati rispetto all’anno precedente e crescono i prestiti alle imprese.
Il Cda del gruppo presieduto da Giovanni De Censi e guidato dall’ad Miro Fiordi ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2015. Confermati i primi segnali di inversione del ciclo negativo, con un buon andamento dei margini operativi da clientela, sostenuti dalla resilienza del margine di interesse e dall’ulteriore progresso dei ricavi da commissioni.
Il costo del rischio di credito si avvia verso una progressiva normalizzazione, in linea con gli obiettivi definiti per l’anno in corso, e dovrebbe stabilizzarsi al consolidarsi della ripresa economica.
Al 30 giugno 2015 i crediti verso la clientela si attestano a 18,6 miliardi di euro, in riduzione del 2,2% rispetto a 19 miliardi al 31 dicembre 2014. Il calo è tuttavia in progressiva attenuazione. I risultati dell’attività commerciale confermano un trend in miglioramento.
Le nuove erogazioni di mutui ai privati nel semestre superano 300 milioni di euro e sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con riferimento al medesimo periodo, i finanziamenti alle imprese registrano un incremento del 50%, in controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi anni.
La domanda per nuovi investimenti da parte delle imprese manifatturiere, calati pressoché ininterrottamente dal 2008, è in crescita. Segnali positivi affiorano anche per quanto concerne la qualità del credito.
Alla chiusura del semestre i crediti deteriorati (Non-Performing Exposure), al netto delle rettifiche di valore, totalizzano 3,3 miliardi euro rispetto a 3,2 miliardi al 31 dicembre 2014. Le sofferenze raggiungono 1.196 milioni di euro, registrando un aumento del 8,5%. La raccolta diretta registra una consistenza di 21,9 miliardi di euro, in aumento del 5,6% su dicembre 2014. Quella indiretta, che ammonta a 12,3 miliardi di euro, è in crescita del 2,6% su 12 miliardi a fine dicembre 2014. I flussi di raccolta netta di asset under management sono in crescita significativa, superando 400 milioni di euro da inizio anno. Il contesto di mercato caratterizzato da tassi di interesse ai minimi storici e liquidità abbondante favorisce la propensione della clientela alla diversificazione del risparmio finanziario.
Nel primo semestre 2015 il margine di interesse si attesta a 238 milioni di euro, in riduzione del 4,2% rispetto a 248 del primo semestre dello scorso anno, tuttavia in miglioramento su base trimestrale.
Il margine evidenzia una buona tenuta, nonostante il basso livello dei tassi di interesse, l’assenza di una decisa ripresa dei volumi e una minore contribuzione degli interessi su titoli.
Le commissioni nette assommano a 141 milioni di euro, in crescita del 6,6% su base annua, sostenuta dalla dinamica particolarmente vivace delle commissioni dell’area finanza, che registrano un progresso del 22,3%. Il risultato dell’attività di negoziazione, copertura e di cessione/riacquisto si attesta a 51 milioni di euro, rispetto a 90 milioni del periodo di raffronto, peraltro caratterizzato da risultati non ripetibili.
Gli oneri fiscali stimati in 7,6 milioni di euro e gli utili di pertinenza di terzi per 2 milioni di euro, determinano quindi un risultato netto di periodo di 51 milioni di euro.
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