Economia / Morbegno e bassa valle
Martedì 11 Marzo 2014
Cranchi, cassa integrazione
Ma da luglio nessuna certezza
Preoccupa la situazione dell’azienda di Piantedo che dà lavoro a 200 dipendenti. Il rischio legato alla cessazione parziale di attività è la perdita di oltre 100 posti
C’è il “sì” del ministero al quinto anno di cassa, ma da fine luglio in poi non ci sono certezze.
Continua a preoccupare la situazione di Cranchi, l’azienda del settore nautico di Piantedo e Rogolo che nelle ultime settimane è stata al centro dell’attenzione nel corso di numerosi incontri sindacali.
Per arginare questa fase sono stati necessari gli ammortizzatori sociali - cassa ordinaria, in deroga e straordinaria - e da Roma è arrivato di recente il via libera al quinto anno. Per quanto riguarda i livelli occupazionali a partire dal 2009 il personale è diminuito di oltre cento unità e i dipendenti sono scesi a circa duecento (il dato è aggiornato al 2013).
Da luglio in poi, se non ci saranno buone notizie dall’azienda, resterà solo la mobilità.
Il rischio, legato alla cessazione parziale dell’attività, è la perdita di una parte dei posti di lavoro e gli esuberi - tra Friuli e Valtellina si ritenevano a rischio 138 persone - è preoccupante.
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