
Cronaca / Lecco città
Mercoledì 19 Aprile 2017
Crac Perego: «Processo da annullare»
La sentenza il 19 settembre
Ieri udienza in Tribunale, la richiesta del difensore di Giovanni Barone, ex liquidatore del gruppo Oricchio - Per lui il pm ha chiesto 8 anni con l’aggravante mafiosa: «Violato il diritto di difesa»
Ha chiesto di annullare il processo, un processo durato oltre quattro anni e che andrà a sentenza il prossimo 19 settembre, l’avvocato difensore di Giovanni Barone, l’ex liquidatore del gruppo Oricchio (e prima ancora consulente della Perego Strade) imputato dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano per il fallimento delle aziende facenti capo alla società brianzola. Per lui il pm Alessandra Dolci ha chiesto la condanna più pesante, 8 anni.
Ha parlato per tre ore, ieri in Tribunale, l’avvocato Marco Rigamonti, difensore dell’ex carabiniere. Ha ripercorso passo passo tutto il dibattimento, cercando di smontare, in punto di fatto e di diritto, le accuse.
Sollevando, proprio, in apertura di arringa, quelle questioni di diritto che lo hanno portato a chiedere l’annullamento. Perché - ha spiegato Rigamonti - «Barone non è stato difeso realmente fino al dibattimento, perdendo il diritto alla scelta del rito (avrebbe optato per l’abbreviato, ha affermato il legale in chiusura della sua lunga e articolata arringa, ndr), la concreta possibilità di formulare eccezioni preliminari nonché il diritto al deposito della lista testi».
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