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Mercoledì 10 Ottobre 2012
Costa Masnaga: Rsi
Ultimatum sul piano di rilancio
Rsi ha meno di una settimana di tempo per presentare al ministero dello Sviluppo economico e a Equitalia un piano industriale, in grado di riaccendere le linee produttive di Costa Masnaga.
È la condizione che Equitalia ha posto all'azienda per dilazionare e concordare un piano di rientro dal debito che l'azienda ha accumulato nei confronti dell'erario.
L'incontro fra i vertici di Rsi, un delegato del ministero e uno di Equitalia si è svolto all'inizio di questa settimana ed era stato richiesto dal Mise per cercare di trovare un accordo fra Rsi ed Equitalia, nel tentativo di bloccare l'asta di vendita dei beni dell'azienda avviata dall'erario e rimettere sui giusti binari l'azienda.
Rsi deve all'agenzia delle entrate circa un milione di euro di tasse arretrate. E sono già stati pignorati 406 beni dello stabilimento, e fra luglio e settembre si sono tenute le aste di vendita pubblica nella sede di Costa Masnaga per rifarsi degli ammanchi economici. Tuttavia la proprietà, che fa capo al gruppo Interporto di Caserta e che, per altro, ha posto in liquidazione Rsi, ha chiesto di poter negoziare con Equitalia un piano di rientro dal debito, evitando quindi lo svuotamento della fabbrica e il conseguente definitivo spegnimento dell'attività industriale.
Il primo incontro in Regione si è concluso con l'impegno da parte dei presenti di incontrarsi nuovamente entro una settimana e in quell'occasione l'azienda dovrà presentare un piano industriale finalizzato alla ripresa produttiva dell'azienda. Un ultimatum insomma, e se l'azienda non darà prova di voler far risorgere l'industria di Costa Masnaga, allora Equitalia tornerà a battere l'asta di vendita dei beni di Rsi, fino allo spegnimento della storica azienda.
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