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Sabato 17 Settembre 2011
Costa Masnaga: in "Rsi"
futuro sempre a rischio
Crescono i timori tra i 160 dipendenti della "Rsi" di Costa Masnaga. La cassa integrazione è agli sgoccioli e l'azienda non ha ancora un piano per consentire alla sede lecchese di continuare l'attività.
La sensazione, diffusa tra i lavoratori e il sindacato, è che le notizie che verranno da qui alla fine di ottobre, quando scadrà la cigs, non saranno per nulla positive. Infatti, ci sono alcuni indizi preoccupanti: l'azienda ha aperto una procedura di mobilità per i settanta dipendenti di Rsi addetti alla manutenzione delle carrozze di Trenitalia, e ha già avviato la procedura di cassa integrazione straordinaria per i dipendenti della sede romana di Rsi che scatterà alla fine del prossimo mese. «Mentre a Costa Masnaga la cigs scadrà alla fine di ottobre - dicono Enrico Civillini della Fim e Diego Riva della Fiom - e ancora nessuno ci ha comunicato cosa succederà. Non sappiamo se l'azienda presenterà un piano industriale da sottoporre alla Regione per vincere l'appalto di manutenzione dei treni di Trenord che viaggiano in Lombardia, e non sappiamo se l'azienda ha intenzione di dismettere la sede produttiva, che è ferma da circa un anno». Il sindacato, nei giorni scorsi, ha cercato di sollecitare l'incontro in Regione Lombardia e di chiedere l'intervento dell'assessore al lavoro Fabio Dadati: «Sebbene siano passati parecchi giorni, non abbiamo avuto ancora nessuna convocazione - continuano i sindacalisti -. Stiamo continuando a premere sulla Provincia di Lecco, perché si possa incontrare l'azienda al tavolo istituzionale per capire quali scelte industriali pensa di attuare per ripristinare l'attività di Costa Masnaga». Non avendo ottenuto risposta, il sindacato lecchese ha contattato i colleghi dei settori trasporti e metalmeccanici nazionali, per coordinare una richiesta di incontro al ministero dello Sviluppo economico, «perché vogliamo informare il dirigente, Giampietro Castano, che la cassa integrazione straordinaria dei 160 dipendenti lecchesi scade a fine ottobre e al momento non è stata avanzata alcuna soluzione per evitare che i lavoratori di Costa Masnaga siano posti in mobilità. Vorremmo inoltre capire cosa succede nel comparto della manutenzione corrente», dal momento che Rsi ha stracciato il contratto siglato con Trenitalia per la pulizia e la manutenzione dei treni, perché quest'ultima non paga le commesse e i lavori di manutenzione effettuati. Il prefetto di Lecco è stato informato della complessa situazione e «anche a lui abbiamo chiesto un intervento tempestivo - affermano Riva e Civillini -. L'azienda non sta tenendo fede neppure agli impegni più semplici», come il pagamento delle mensilità arretrate.
Per questo Fim e Fiom hanno inviato una lettera alla direzione di Rsi e a Confindustria Lecco perché si diano da fare per consegnare ai lavoratori la documentazione necessaria per avere un prestito dalle banche, dal momento che l'azienda non è in grado di anticipare i soldi della cassa integrazione erogati dall'Inps: «Le situazioni famigliari dei lavoratori sono critiche e i loro conti in banca sono in rosso per il mancato anticipo della cassa integrazione straordinaria da parte dell'azienda», avvertono i sindacati.
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