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Giovedì 10 Novembre 2011
Costa Masnaga: in Rsi
clima sempre più teso
La visita allo sfascio aziendale della Rsi di Costa Masnaga con l'assessore provinciale al lavoro, Fabio Dadati, e il sindaco di Costa Masnaga, Umberto Bonacina, è stata programmata per martedì 15 e sarà organizzata dai 136 lavoratori dello stabilimento che da sei settimane stanno presidiando la fabbrica.
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«La visita sarà il modo per far capire a chi ci amministra lo stato di sofferenza che i lavoratori si trovano ogni giorno a gestire - dicono Enrico Civillini della Fim e Diego Riva della Fiom - e la gravità della situazione. Lo stato di tensione è elevato e i lavoratori minacciano di intraprendere azioni di protesta significative se a breve non avranno risposta dall'azienda. Forse non a tutti è chiaro che questa azienda è ferma da oltre un anno e che un altro pezzo di storia industriale del territorio si sta spegnendo giorno dopo giorno», insieme alla speranza di riaccendere i motori delle linee produttive, nonostante la professionalità delle maestranze.
I lavoratori rimangono aggrappati all'opportunità di lavoro che potrebbe venire da Trenord. La società che gestisce il flusso ferroviario lombardo ha ricevuto il business plan e l'offerta economica elaborata da Rsi perché quest'ultima prenda in carico la riparazione del materiale ferroviario lombardo: «Entro dieci giorni Trenord fornirà una risposta e sarà quindi possibile capire se parte dell'attività industriale potrà essere riavviata o meno», dice Riva.
Alcuni giorni fa i lavoratori hanno parlato con l'amministratore delegato, Nicola Berti, il quale avrebbe dichiarato di non essere in grado di presentare un piano industriale nei tempi e nei modi richiesti dal ministero dello sviluppo economico nel corso dell'ultimo incontro romano. Affermazione che i sindacati e gli amministratori locali intendono verificare, per questo motivo il sindacatoha richiesto all'assessore Fabio Dadati di convocare con urgenza un tavolo istituzionale. Quest'ultimo è già stato convocato per il prossimo 21 novembre e la richiesta di partecipazione è stata indirizzata a tutti i parlamentari eletti con i voti dei lecchesi - quindi gli onorevoli Lucia Codurelli, Lorenzo Bodega e Antonio Rusconi -, nonché il sottosegretario Roberto Castelli, ma anche l'assessore regionale Giulio Boscagli e il consigliere regionale Carlo Spreafico. Dadati ha richiesto la presenza di un dirigente del Mise e del presidente di Rsi.
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