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Martedì 22 Gennaio 2013
Costa Masnaga: Rsi, proroga
per il piano industriale
Il Tribunale di Lecco ha concesso alla Rsi di Costa Masnaga ancora trenta giorni di tempo per presentare il piano industriale per accedere al concordato preventivo.
Una proroga concessa dal giudice, Dario Colasanti, per decidere se accogliere la richiesta di procedura concorsuale che era stata presentata in autunno dall'azienda per far fronte a una complessa situazione debitoria.
Secondo fonti sindacati l'azienda non avrebbe ancora ultimato il progetto industriale da presentare al giudice e avrebbe quindi richiesto altro tempo per ultimare la strategia.
Con ogni probabilità l'azienda chiederà di congelare la precedente situazione finanziaria e proporrà una riaccensione dello stabilimento di Costa Masnaga riducendo la forza lavoro e concentrandosi su alcune commesse redditizie. Si tratta tuttavia di supposizioni che incontrano la perplessità dei sindacati e dei dipendenti, scettici rispetto a una reale riaccensione dello stabilimento lecchese, fermo ormai dall'ottobre del 2010. A pesare sull'approvazione del concordato è soprattutto la difficile situazione finanziaria ed economica, dal momento che l'azienda ha contratto debiti per oltre un milione di euro nei confronti dell'erario, al punto che Equitalia ha avviato il pignoramento dei beni mobili (accessori e macchinari) e battuto un'asta di vendita.
Ancora prima che ciò accadesse, la vecchia proprietà di Costa Rail che ha venduto l'azienda attraverso procedura concorsuale nel 2008 alla Interporto di Caserta, aveva a sua volta pignorato l'immobile perché la Interporto non avrebbe versato parte della somma pattuita per la cessione dell'azienda. Il pignoramento è ancora in corso.
Dunque, se dal punto di vista finanziario la situazione risulta complessa, dal momento che da tre anni lo stabilimento risulta inattivo e i 120 dipendenti stanno passando da una procedura concorsuale all'altra. Inoltre l'impresa deve ancora pagare le spettanze arretrate ai lavoratori, così come deve saldare il pagamento dei fornitori e dell'erario.
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