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Martedì 17 Gennaio 2012
Costa Masnaga: alla Rsi
azione legale per gli stipendi
I 136 dipendenti della Rsi di Costa Masnaga si sono presentati in Fim e in Fiom per firmare la vertenza che prevede un'azione legale contro l'azienda per recuperare gli stipendi arretrati.
Per una ventina di impiegati l'ammontare del saldo nei confronti di Rsi, impresa specializzata nella produzione e riparazione di treni, che da ottobre 2010 non sta lavorando, è di parecchie migliaia di euro.
«Non ricevono lo stipendio da maggio - chiarisce Diego Riva della Fiom - e per loro non è stata usata la cassa integrazione, perché hanno lavorato. Abbiamo atteso alcune settimane per vedere se il manager dell'azienda fosse riuscito a mantenere la promessa di liquidare almeno i primi stipendi, ma questo non è avvenuto. Quindi abbiamo avviato un'ingiunzione di pagamento», alla quale hanno aderito anche gli operai, che hanno in arretrato circa due mensilità.
Settimana prossima i sindacati avvieranno, in accordo con il Pirellone, un provvedimento di cassa integrazione in deroga della durata di sei mesi: «La gestione di questo strumento potrebbe non essere semplice - dice Riva - perché la legge regionale impone che questo strumento venga utilizzato solo in assenza di altri ammortizzatori. Tuttavia Rsi sta maturando il diritto all'uso dell'ordinaria, ma non abbastanza per consentire un lungo periodo di cigo. Forse i due strumento dovranno essere usati a intermittenza».
Mentre per quanto riguarda la continuità dell'attività industriale alla Rsi, le speranze sono poche. Il dialogo fra le parti sociali è ormai interrotto, e solo una nuova convocazione del ministro dello sviluppo economico potrebbe riaccendere il dialogo, che tuttavia non lascia molte speranze.
L'azienda infatti è pronta a licenziare tutti i dipendenti dello stabilimento romano, a dimezzare la forza lavoro di Costa Masnaga, perderebbero il lavoro in settanta, e riaccendere una produzione molto limitata, dal momento che, nei piani dell'azienda c'è l'esternalizzazione di tre eccellenze di Rsi: i reparti produzione, progettazione e design.
Ai cancelli di Costa Masnaga i lavoratori mantengono il presidio che ormai continua da cinque mesi, mentre resta in discussione l'opportunità di riaccendere parte della produzione attraverso incasso di una commessa da parte di Trenord, che consisterebbe nella riparazione delle carrozze che circolano in Lombardia.
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