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Lunedì 11 Marzo 2013
Cosio, teatro Frassati
stazione dell'Occident Express
Liberamente tratto dall'opera di Matei Visniec, lo spettacolo diretto da Gigliola Amonini è l'ultima produzione del Laboratorio teatrale del Quadrato Magico
Appuntamento sabato 16 per riflettere sull'eterno e universale istinto alla migrazione
Lo spettacolo, diretto dalla regista Gigliola Amonini, sarà presentato sabato prossimo alle 21 al teatro Pier Giorgio Frassati di piazza Sant'Ambrogio a Regoledo. L'ingresso è a offerta libera.
"Occidental express" è un testo che parla con poesia, delicatezza e senso critico della migrazione: pulsione connaturata alla natura umana, eterna e ciclica condizione che riguarda l'intero pianeta, oggi più che mai sotto i nostri occhi.
Un tema di grande attualità e di forte interesse sociale, di cui però viene data una lettura prevalentemente poetica, secondo la cifra che caratterizza tutta l'opera del drammaturgo rumeno.
L'opera racconta situazioni piuttosto tipiche (l'attesa, il viaggio clandestino, la frontiera, i centri di accoglienza, la prostituzione, la violenza, e anche dei luoghi comuni di cui siamo vittime sia in Oriente che in Occidente) ed è attraversata dalla metafora del treno Orient Express, metafora duplice e bifronte: del sogno di esotismo per gli occidentali, di quello di un mondo diverso e migliore per tutti coloro che lo vedono andare nell'altra direzione. Un sogno che è completamente vacuo e illusorio, frutto più della proiezione dei nostri desideri su un altrove prossimo e malamente conosciuto che di una qualche concretezza.
Il senso profondo che emerge da Occidental Express è quello della universalità dell'istinto alla migrazione, condensato nell'immagine di una fila di uomini di origini diverse che se stanno appollaiati su una recinzione come rondini pronte a partire.
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