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Martedì 26 Febbraio 2013
Cortenova: Proferall salva
Comperata dalla Stucchi
Si chiude la vicenda Proferall: i dipendenti e la produzione di Cortenova sono salvi. La scorsa settimana la nuova società Pfa ha acquistato il ramo d'azienda che faceva capo alla Vama, cioè la Proferall in fallimento.
Un atto che segna definitivamente la piena rinascita dell'industria valsassinese. Non solo, il personale è salito da 54 a 64 unità, più di quanti fossero in carico alla vecchia azienda.
La conferma viene dal titolare della Pfa Aristide Stucchi, proprietario della Aag Stucchi di Olginate, che ha concluso l'acquisto degli ultimi assett strategici ancora in carico alla procedura fallimentare: «Con questa operazione si è chiuso il cerchio attorno alla rinascita dello stabilimento di Cortenova - spiega Aristide Stucchi - La Pfa si è aggiudicata l'acquisto delle ultime proprietà della Vama, così come avevamo previsto di fare all'inizio della vicenda».
Stucchi ha così mantenuto fede alle promesse fatte a luglio 2011, quando l'azienda Proferall, che faceva capo alla famiglia Manzoni, era entrata in una procedura di liquidazione a causa di un problema di forte esposizione finanziaria che a sua volta aveva creato difficoltà nell'approvvigionamento della materia prima e quindi all'impossibilità di proseguire l'attività produttiva.
L'azienda, nonostante avesse una produzione di altissimo livello, era stata posta in liquidazione e poi in concordato, ma già a fine agosto Aristide Stucchi si era fatto avanti per traghettare l'impresa verso una situazione di maggiore stabilità. L'interessamento di Stucchi, che nella sua azienda si occupa della progettazione e produzione di componenti elettrici per l'illuminazione, deriva dall'amicizia con la famiglia Manzoni e anche dalla consapevolezza del valore del prodotto Proferall. Quest'ultima azienda si occupa della realizzazione di profilati in alluminio e non ha mai avuto problemi di mercato nonostante la crisi dell'edilizia grazie a un processo di diversificazione avviato dalla proprietà anni addietro.
Ad agosto 2011 era stata aperta una procedura di cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti, ma già all'inizio di settembre 40 dei 56 dipendenti precedentemente in carico all'azienda erano rientrati nella nuova Pfa di proprietà di Stucchi che aveva affittato beni e materiali dalla Vama in fallimento.
«Gli ultimi asset sono stati acquistati da Pfa - ribadisce Stucchi - mentre i dipendenti sono passati da 54 a 64, abbiamo quindi assunto nuovo personale. Siamo in linea con i budget previsti in azienda e la produzione prosegue a gonfie vele».
Dunque, il percorso iniziato un anno e mezzo fa per salvare l'azienda è a buon punto: «Non solo - conclude l'imprenditore - direi che l'azienda va benissimo».
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