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Lunedì 03 Dicembre 2012
Cortenova: alla Grattarola
protesta ad oltranza
Da una settimana i 110 lavoratori della Grattarola, stanno scioperando per il mancato pagamento degli ultimi tre salari e per l'assenza di certezze rispetto al futuro dell'azienda. E annunciano che la protesta andrà avanti ad oltranza.
Nonostante l'azienda abbia provveduto a pagare parzialmente la mensilità di settembre, le maestranze si sono rifiutate di cessare la protesta e hanno deciso di continuare a oltranza: «Finché l'azienda non presenterà un business plan credibile e finché l'intera mensilità di ottobre non sarà completamente pagata - dice Giuseppe Cantatore della Cgil di Lecco che sta gestendo la vertenza insieme ai colleghi di Cisl e Uil - L'azienda infatti ha problemi di liquidità e serve un progetto credibile da presentare alle banche e ai lavoratori per accertare la possibilità andare avanti a lavorare».
Gli stessi lavoratori non si arrendono e rivendicano un salario e un posto di lavoro: «Da quattro anni stiamo facendo sacrifici - dicono le rsu Dalmino Tagliaferri e Rinaldo Deidda - Abbiamo accettato gli ammortizzatori sociali e abbiamo fatto da creditori all'azienda quando c'erano problemi. Ma adesso la situazione non è più sostenibile. Anche se rientrassimo in azienda, avremmo poco da fare perché manca la materia prima che i fornitori hanno smesso di consegnare perché a loro volta non vengono pagati».
Le istituzioni del territorio si stanno muovendo per dare una mano all'azienda e ai lavoratori e per rimettere in moto la Grattarola, un'impresa di vitale importanza per la Valsassina e dalla quale dipendono 110 famiglie della zona, ma anche un grande indotto di fornitori e collaboratori. Nelle scorse ore il Prefetto ha incontrato i vertici dell'azienda per cercare di trovare una soluzione alla vicenda.
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