Cronaca / Merate e Casatese
Sabato 21 Marzo 2015
Contro Brivio e Ncd
Alberto Negrini
Alternativa a destra
Il candidato di Fi, Lega e Fdi si è presentato ieri
«Non potevo restare a guardare il declino in città»
Brambilla: «In consiglio opposizione di comodo»
«Chi ha cercato in questi anni di lavorare per il bene della città non poteva pensare di restarne fuori e continuare a guardarla perdere terreno sotto più punti di vista. Certo, dispiace che il centrodestra si presenti diviso: vedremo cosa succederà in caso di ballottaggio, ma il percorso è ancora lungo».
Spaccatura che brucia
Alla presentazione ufficiale del candidato sindaco Alberto Negrini, portabandiera della coalizione composta da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, c’è stato chi ha scelto di attaccare “l’altro centrodestra”, chi ha voluto parlare per immagini raccontando di calzini spaiati e chi ha puntato l’indice contro il declino della città.
Lui, il diretto interessato, ha preferito un approccio concreto, anche se non ha lesinato critiche al sindaco uscente, indicato comunque come l’avversario da battere. «La sfida è a Virginio Brivio. Però bisogna rimarcare che se è partito da una posizione di privilegio, con la discesa in campo mia e di Lorenzo Bodega sicuramente ha perso parte del suo vantaggio», ha affermato Negrini, storico commerciante del centro città, classe 1962, dove è un punto di riferimento per i colleghi con il suo impegno in Confcommercio.
«Le cose – ha affermato in conferenza - devono cambiare. Io sono qui per fare la mia parte, anche se qualcuno, persino nella mia famiglia, non è d’accordo con questa scelta».
In separata sede, quindi, affronta il discorso della scissione del centrodestra. «Io non ho partecipato alla prima parte di questo percorso, ma la mia candidatura, come altre messe sul piatto prima, puntava a un’apertura in questo senso: non un nome espressione di un partito, ma una figura civica. Purtroppo, anche se l’obiettivo pare comune, la competizione elettorale porta a prese di posizione diverse e in questo caso non è stata trovata una via comune. Credo però dipenda anche dal rapporto con gli interlocutori: se c’è rispetto reciproco si può provare ad accordarsi, altrimenti diventa difficile».
In relazione al ballottaggio, nell’eventualità che una delle due forze di centrodestra si ritrovi opposta al centrosinistra di Brivio, Negrini conferma auspici e perplessità. «Sarebbe auspicabile, in quel caso, la confluenza sulla visione più simile alla propria, visto che si parla di “area omogenea”. Ma nella cultura italiana c’è purtroppo spazio anche per la gioia per l’insuccesso altrui».
A presentare Alberto Negrini, ieri mattina, c’erano ovviamente anche i rappresentanti dei partiti che l’hanno scelto come loro portabandiera. Emanuele Mauri, segretario cittadino del Carroccio, ha voluto rimarcare la disponibilità del candidato, attaccando la giunta Brivio per aver prodotto «una città opaca, grigia, senza opportunità né eventi», mentre Giacomo Zamperini (coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia), ha parlato per immagini, paragonando il sindaco uscente allo sceriffo di Nottingham per aver «tartassato i cittadini con tasse e imposte». Ma non si è accontentato: «la politica non è tutta marcia. Io quando buco un calzino lo porto abbinandolo a uno diverso, perché è giusto salvare le cose sane. Noi siamo il calzino buono».
Campagna sulle “balle”
Infine, Michela Brambilla, commissario provinciale di Forza Italia, ha affondato su Brivio e su Ncd, accusando in particolare il primo di condurre una campagna elettorale basata sulle «balle». «Leggo sui manifesti elettorali che “Con Virginio l’aria è più buona”. Ma se siamo la città con l’aria peggiore d’Italia... E leggo anche che “Virginio ascolta tutti”: forse qualcuno avrebbe fatto meglio a non ascoltarlo».
Quindi, l’affondo a Ncd. «Il punto qualificante del nostro gruppo è la discontinuità con il “sistema Brivio”, nel quale ha trovato posto anche l’opposizione di comodo di qualcuno bene attento a non disturbare il manovratore e a non metterlo in difficoltà. Stavano seriamente meditando di fare una coalizione con il Pd e oggi parlano di svolta. L’unica vera svolta è la nostra, gli unici titolati a definirsi centrodestra».n
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