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Martedì 16 Aprile 2013
Contratti integrativi siglati
Le aziende che si difendono
Seimila posti persi dall'inizio della crisi a oggi, altri mille a rischio nel 2012. Ma a fianco di una Valtellina che soffre in tutti i settori, c'è anche una fetta di economia locale che si difende, investe e soprattutto continua a credere nella contrattazione di secondo livello
Dal metalmeccanico arriva un esempio chiarissimo. Il comparto delle tute blu, come dimostrano i casi di Riello e Drive technology, soffre e perde decine di posti. L'analisi pubblicata nelle scorse settimane dalla Fim regionale ricorda che nel secondo semestre del 2012 in provincia di Sondrio c'erano 931 lavoratori in cassa fra ordinaria e straordinaria, senza dimenticare i licenziamenti.
Ma nelle aziende che si difendono, ad esempio grazie a produzioni di alta gamma e all'export, c'è ancora spazio per la contrattazione di secondo livello. Fim e Fiom hanno firmato nei giorni scorsi l'accordo integrativo alla Carcano di Delebio, realtà da 280 dipendenti attiva nel settore dell'imballaggio flessibile con foglio di alluminio destinato all'industria dolciaria, alimentare e farmaceutica. Negli anni della crisi finanziaria i vertici societari hanno deciso di investire in Valtellina e ora sono in attesa di accendere la nuova fonderia in via di realizzazione nell'area posta ad ovest dell'attuale stabilimento, con l'obiettivo di raddoppiare la sua capacità produttiva. Oggi ci sarà la presentazione in assemblea dell'intesa raggiunta fra le parti, con un significativo premio aziendale legato al raggiungimento di obiettivi.
Nei giorni scorsi c'è stato l'incontro divisionale al Pignone: per lo stabilimento di Talamona c'è un investimento di 8 milioni di dollari che garantisce l'arrivo in fabbrica di nuovi macchinari e una crescita del 30% dell'occupazione. Si tratta di un aumento di oltre trenta unità, che secondo i sindacati permetterà di offrire opportunità a cassintegrati di Dresser e a ragazzi neodiplomati e laureati. Mercoledì a Firenze si inizierà a discutere della piattaforma. Alla Fic di Mese l'integrativo è stato firmato pochi mesi fa, alla Siderval di Talamona è stata avviata la discussione per il premio e all'Alexia di Gordona si punterà su un accordo ponte. C'è anche un bicchiere mezzo pieno, insomma.
La situazione del comparto agroalimentare è simile, anche se la cassa riguarda il settore solo in modo marginale. «Abbiamo in calendario le discussioni relative al secondo livello di aziende importanti come Levissima, Galbusera e Valle Spluga - spiega Danila Barri, segretario della Fai-Cisl -. Intanto abbiamo avuto notizia del raggiungimento degli obiettivi per il 2012 in realtà come Del Zoppo - azienda di bresaole - e Leaf, la fabbrica di caramelle ex-Scaramellini di Gordona. Questo percorso è un obiettivo condiviso da Fai e Flai-Cgil. Se non ci sarà la possibilità di discutere nelle singole aziende, punteremo su trattative legate all'intero comparto o filiera».
Oggi a Milano parte la discussione per il contratto nazionale degli impianti a fune, che in Valle riguarda quasi 600 lavoratori. «Ma siamo convinti che la partita si dovrà giocare soprattutto a livello locale, con un contratto di secondo livello, perché le realtà regionali sono molto diverse - rileva Giorgio Nana (Filt-Cgil) -. Servono accordi locali e in Valtellina c'è bisogno di un osservatorio. I dati della stagione non sono negativi. Speriamo di potere escludere la cassa per i prossimi mesi, anche perché la cig in deroga è garantita solo fino a giugno».
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