Economia / Lecco città
Mercoledì 15 Ottobre 2014
Contratti, articolo 18 e tutele
Anche la Cisl di Lecco in piazza
Anche a Lecco la Cisl scende in piazza sabato 18 ottobre per partecipare al “Jobs day”, la giornata di mobilitazione indetta in oltre 100 città italiane.
«Lo scopo di questa manifestazione – spiega il segretario generale della Cisl Monza Brianza Lecco, Marco Viganò - è incontrare i cittadini e i lavoratori, ascoltare i loro problemi e dar loro voce in vista di altri due importanti appuntamenti: la manifestazione di Milano del 23 ottobre, che vedrà la partecipazione del nuovo segretario generale Annamaria Furlan, e il tavolo tra parti sociali e governo fissato a Roma per il 27».
Temi scottanti
Tra i temi di cui si parlerà sabato non mancheranno ammortizzatori sociali, contratti a tutele crescenti in sostituzione dei contratti precari (false partite Iva, Co.Co.Co P.A., Co.Co.Pro., associati in partecipazione) e ovviamente l’articolo 18. E proprio questi ultimi due punti sono per la Cisl strettamente collegati.
«Sul nuovo contratto a tutele crescenti è necessario che l’applicazione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori resti inalterata nei casi di licenziamento illegittimo di tipo discriminatorio e disciplinare – precisa Viganò -, che in caso di licenziamenti economici non si applichi solo per un primo periodo, bene definito, durante il quale la reintegra dovrà essere sostituita da un’indennità maggiorata rispetto a quella attuale e infine che al lavoratore eventualmente licenziato nel periodo di non vigenza dell’articolo 18 sia offerta una concreta opportunità di riqualificazione professionale, anche attraverso lo strumento dei voucher lavoro».
Altro tema caldo che sarà al centro della manifestazione è l’anticipo del Tfr in busta paga «In un momento in cui le difficoltà sono evidenti – sottolinea Mario Todeschini della segretaria Cisl di Lecco – vorremo meno slogan e più concretezza. Le scorciatoie non esistono, quindi un’eventuale sì al Tfr in busta paga sarebbe accettabile e potrebbe dare un vero aiuto alle famiglie e alla ripresa dei consumi solo se fosse a tasse zero. Comunque non va sottovalutato il fatto che questo anticipo, togliendo risorse alla previdenza, potrebbe creare un problema futuro».
Tagliare le tasse
L’azione da privilegiare rimane quella sul fronte fiscale, riducendo la tassazione sul lavoro con le risorse che si potrebbero recuperare, ad esempio, da una lotta seria all’evasione. Infine rimane la partita degli ammortizzatori sociali, su cui la Cisl chiede scelte chiare da parte del Governo. «L’obiettivo indicato da Renzi – chiarisce Marco Viganò -, ossia di un sistema di ammortizzatori sociali a carattere universalistico è da sempre l’obiettivo indicato dalla Cisl, ma deve essere declinato con misure concrete».
La cassa integrazione, sia ordinaria sia straordinaria, va non solo mantenuta senza riduzione alcuna delle durate, ma anche estesa a tutti i lavoratori. Per realizzare questo il Governo dovrebbe allargare l’attuale sistema a tutti i settori e a tutte le dimensioni d’impresa, oppure scegliere la strada di un sostegno pubblico ai fondi bilaterali di solidarietà tale da poter garantire l’erogazione di prestazioni paragonabili a quelle della cassa integrazione, estendendo, nel contempo, l’obbligo di adesione alle imprese con meno di 15 dipendenti.
Finché non sarà completata, in un senso o nell’altro, l’estensione delle tutele alle aziende e ai settori scoperti, va finanziata la cassa integrazione in deroga».
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