Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 04 Dicembre 2015
Consorzio turistico, ultima chiamata
Sondrio e Valmalenco: Il presidente Melè: «Siamo i primi a dire che serve una svolta, ma fondi al lumicino». La proposta: «Fatto il possibile con i mezzi a disposizione, serve la tassa di soggiorno su tutto il territorio».
Prende il toro per le corna, Guido Melè, presidente del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco, che, il giorno stesso della pubblicazione, su queste colonne, degli esiti del consiglio dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco in sui ci si è levato, forte, il grido d’allarme rispetto alla stagnazione del turismo in valle, ha manifestato, primo, il suo punto di vista, secondo, di aver già chiesto un incontro, a breve, con tutti i rappresentati dell’Unione, di maggioranza e di minoranza.
«Ci si dice che un cambio di rotta è necessario, nel settore turismo - attacca -, ebbene, replico che il primo a sostenere ciò è lo stesso Consorzio turistico che ha fatto di questo “credo” non un grido d’allarme, ma un’ispirazione quotidiana. Fondamentale, però, è sapere cosa fare, come farlo, verso dove evolvere, e, quindi, avere una buona dotazione in termini di idee, di persone che le attuino e, mi si permetta, di fondi disponibili».
Chiaro come il sole, quindi, che Melè, a questo punto, mettendo da parte la “filosofia”, come si suol dire, si vede costretto ad andare al sodo.
«Siamo ben consapevoli della necessità di intensificare la nostra operatività a fini promozionali e di sviluppo turistico del territorio - insiste Melè -, però ci si deve fornire anche di una maggiore dotazione economica per poterlo fare, perché non è cosa di oggi l’esiguità dei fondi su cui il Consorzio turistico può contare per le proprie attività, esiguità che, poi, si ripercuote anche sui territori e sulle aziende associate. E non è da oggi che andiamo dicendo che sarebbe importante poter introdurre la tassa di soggiorno, nel nostro ambito di appartenenza, attraverso la quale attivare progetti condivisi con operatori e con istituzioni».
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