Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 23 Ottobre 2016
«Consorzi forestali: fondi
ma poco tempo a disposizione»
Alta Valle, l’allarme del settore: «La Regione stanzia 2,5 milioni
ma per averli l’iter è troppo lungo».
«Siamo grati a Regione Lombardia per aver messo a disposizione risorse per il territorio, ma ci serve tempo per predisporre la documentazione necessaria. Diversamente rischiamo di non poter fare gli interventi».
Carmelino Puntel di Valfurva, ex presidente del Consorzio Forestale Alta Valtellina ed ora presidente dell’Associazione dei consorzi forestali della Lombardia, è seriamente preoccupato per il futuro del comparto. Venticinque i consorzi aderenti alla sua associazione che innanzitutto, quest’anno, non hanno potuto beneficiare dei sette milioni di euro in passato elargiti al territorio grazie alla legge regionale 31 del 2008 che non è stata più finanziata.
A questa situazione già di per sé non ottimale, anche dando uno sguardo all’aspetto occupazionale, si aggiunge «il recente bando pubblicato dalla direzione agricoltura della Regione – ha spiegato Puntel – con il quale vengono messi a disposizione dei consorzi 2,5 milioni di euro per servizi ambientali quali il recupero di schianti delle piante per malattie, per agenti atmosferici, le piccole manutenzioni territoriali, il ripristino di smottamenti. Il problema è che viene concessa una ristretta tempistica per produrre la relativa documentazione, in primis i progetti da attuare e le relative autorizzazioni da parte degli enti con il rischio, che è quasi una certezza, di non farcela. E così, soprattutto i piccoli consorzi che non hanno a disposizione figure tecniche, rischiano di vedere compromesso il loro futuro. I soldi sono disponibili già da febbraio e non capisco perché siano stati tenuti fermi sino ad ora per poi far fare le corse. Mi preoccupo e segnalo la cosa sin da adesso, quando ci sono ancora dei giorni disponibili per presentare i documenti: non vorrei che poi le risorse, causa il loro inutilizzo di quest’anno, venissero stralciate per il futuro».
Nel bando è prevista una quota di finanziamento per ciascun consorzio e «questo è positivo – ha rimarcato Puntel – perché così si dà la possibilità a tutti di lavorare ma è solo potenziale. I consorzi piccoli, ad oggi, non hanno progetti pronti nel cassetto ed i tempi per le autorizzazioni sono lunghi. Faccio appello a tutte le forze politiche ed ai dirigenti del settore agricoltura e foreste affinché concedano una tempistica adeguata ed alla portata di tutti. A breve, su questo problema, si terrà un incontro con i direttori dei vari consorzi: mi auguro che la nostra istanza venga accolta».
Altra questione direttamente collegata è quella del Psr, il Piano di sviluppo rurale che in passato ha favorito le manutenzioni territoriali e la tenuta, anche dal punto di vista economico ed occupazionale, di un settore fondamentale per l’ambiente.
«Peccato - ha segnalato con rammarico - che mentre il Piano 2014 – 2020 è già partito in altre Regioni, in Lombardia siamo ancora fermi. Non vorrei che in futuro, senza l’attivazione di tutte le misure a difesa del territorio e senza i progetti conclusi, dovremmo restituire i soldi che l’ Europa ha messo a disposizione: sarebbe davvero una beffa».
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