Confindustria Lecco, ufficio a Bruxelles

E ora i tessili guardano all’Europa

Cercare nuove opportunità di lavoro, a partire dall’ambito europeo dove Confindustria Lecco può contare sul proprio ufficio attivo a Bruxelles

LECCO

Cercare nuove opportunità di lavoro, a partire dall’ambito europeo dove Confindustria Lecco può contare sul proprio ufficio attivo a Bruxelles.

Ma anche sviluppare il potenziale di ricerca delle aziende grazie alla partecipazione di Confindustria Lecco al cluster regionale Afil-Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia.

E, ancora, promuovere nuove strategie di competitività, comprese quelle sul controllo e contenimento dei costi dell’energia e sulle iniziative di efficientamento energetico.

Il “Gruppo Tessili e Abbigliamento” di Confindustria Lecco chiama a raccolta le aziende iscritte per aiutarle a mettere a sistema ogni leva possibile per incanalare la competitività delle imprese nei nuovi standard richiesti da un mercato sempre più difficile e sfidante.

Leve diverse, compresa quelle che individuano nuove strade nelle competenze specialistiche e le possibilità di utilizzo degli scarti tessili.

A parlarne, in una nota diffusa ieri dall’associazione lecchese, è Gianni Ruggeri, presidente del gruppo settoriale di Confindustria Lecco.

Ruggeri sottolinea la necessità di «guardare al futuro anche in ambito europeo» anche grazie al «vantaggio importante di poter contare sull’ufficio di Confindustria Lecco a Bruxelles che ci offre sostegno per la conoscenza e l’accesso, ad esempio, agli strumenti di sostegno finanziario come i bandi europei di Horizon 2020» dedicati all’innovazione, «o altri strumenti di sostegno finanziario messi in campo dalla Banca Europea per gli Investimenti e dal Fondo europeo» dedicato.

Ruggeri sottolinea inoltre l’importanza di partecipare ad Afil, che a settembre sarà presentato anche nella sede dell’associazione lecchese a tutte le imprese manifatturiere e dei servizi all’industria.

Non ultimo, fra gli scopi di tanto impegno c’è quello di «valorizzare un patrimonio importante che ci viene dalla tradizione – aggiunge Ruggeri -. Perciò presto ci concentreremo su tale aspetto a cui vorremmo dedicare progetti concreti, anche col coinvolgimento di esperti ed enti per ragionare sulla possibilità di riprodurre in chiave moderna le antiche tecniche tessili».

L’associazione annuncia anche «l’attivazione di indagini energetiche come primo passo per pesare i processi produttivi, individuare le possibilità di miglioramento» e stabilire piani per attuarle.

Un tema di grande interesse per le aziende di settore, dalle tintorie alle stamperie, alle torciture, ai finissaggi, tutte grandi consumatrici di energia quindi attente alle nuove tecnologie di efficienza energetica e alle possibilità di ridurre i costi dei propri consumi.

Un tema che, in diversa misura, tocca in realtà tutte le aziende che trovano opportunità di risparmio attraverso il Consorzio Energia Lecco di Confindustria, che assicura alle aziende iscritte ampi margini di risparmio sulle forniture di energia elettrica e gas.

© RIPRODUZIONE RISERVATA