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Mercoledì 16 Marzo 2011
Confindustria Lecco: "Le imprese
vogliono meno burocrazia"
"La priorità delle imprese è la semplificazione burocratica", così Giulio Sirtori, direttore di Confindustria Lecco, si schiera dalla parte dell'amministrazione provinciale nella polemica per la creazione dei Tavoli di sviluppo per le aziende che invece il sindacato ha deciso di non sottoscrivere.
LECCO - "La priorità delle imprese è la semplificazione burocratica", così Giulio Sirtori, direttore di Confindustria Lecco, si schiera dalla parte dell'amministrazione provinciale nella polemica per la creazione dei Tavoli di sviluppo per le aziende. Il braccio di ferro tra amministrazione provinciale e sindacato è iniziato oltre un mese fa, nel momento in cui il presidente della Provincia Daniele Nava aveva lanciato l'idea di un progetto a sostegno della nascita di nuove imprese. Da un lato Nava ha proposto di avviare un percorso di sostegno burocratico e di semplificazione amministrativa per le imprese che intendono avviare una nuova realtà produttiva nel lecchese o vogliono estendere una produzione già sul territorio. Dall'altro lato il sindacato ha proposto di ampliare il progetto prevedendo la creazione di una cabina di regia capace di sostenere il processo di riconversione industriale e di favorire l'interazione tra l'innovazione e l'impresa del territorio. E le aziende di cosa hanno bisogno per crescere sul territorio? Lo spiega Giulio Sirtori: "Le aziende hanno bisogno di un aiuto concreto, a partire dalla semplificazione burocratica, dalle agevolazioni fiscali, dallo snellimento di quella complessa macchina burocratica che assorbe ingenti capitali e scoraggia le aziende da qualsiasi investimento sul territorio – dice Sirtori – La semplificazione burocratica è sempre stata una richiesta primaria delle nostre imprese".
Ovviamente il peso fiscale che grava sulle spalle degli imprenditori lecchesi non è dissimile da quello delle altre aziende italiane, ma Lecco ha una particolarità: "Il territorio sconta un problema di concorrenza nei confronti della vicina Svizzera, che offre condizioni burocratiche vantaggiose, sgravi e agevolazioni fiscali", continua Sirtori, che cita il recente caso Fiocchi Munizioni ad esempio della situazione vissuta dalle nostre imprese: "La Fiocchi annunciato l'intenzione di avviare un nuovo stabilimento produttivo nel Canton Grigione, in Svizzera, perché qui gli adempimenti burocratici sarebbero inferiori rispetto all'Italia, nonostante la vicinanza con il nostro Paese. Il lecchese non è attrattivo non perché il costo del lavoro è elevato, non perché mancano competenze e professionalità, bensì per il peso della burocrazia. Credo quindi che l'emergenza primaria da affrontare sia quella di semplificare la burocrazia e la fiscalità delle imprese". E per quanto riguarda le proposte avanzate dal sindacato, Sirtori dichiara: "La proposta del sindacato è apprezzabile e interessante, ma necessita di più tempo per essere realizzata". Quindi Confindustria, così come le altre associazioni imprenditoriali, il prossimo 21 marzo firmerà il protocollo d'intesa per l'apertura dei tavoli di sviluppo a favore della nascita di nuove iniziative imprenditoriali.
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