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Giovedì 04 Aprile 2013
Confartigianato Lecco
«Troppe tasse e burocrazia»
Com'è possibile riaccendere il motore delle piccole imprese? Confartigianato ha realizzato un dossier per togliere le ganasce fiscali alla crescita, e che potrebbe diventare uno strumento da sottoporre alla politica italiana.
«L'economia italiana è stretta tra bassa crescita e alta pressione fiscale - illustra il documento Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco - Ma noi abbiamo elaborato dei possibili interventi per tornare a crescere».
Un complesso lavoro di analisi realizzato dalla direzione politiche fiscali dell'associazione e che contiene analisi aggiornate con i dati dell'ultimo documento di finanza pubblica del Governo.
«Il lavoro indica tra le strategie prioritarie per tornare a crescere la riduzione della pressione fiscale attuata con riduzioni della spesa pubblica e dell'evasione fiscale».
Si stima che l'Italia sia quart'ultima nell'Unione europea nel tasso di crescita del pil reale, con una sostanziale decrescita del 9,9% tra il 2007 e il 2012. Questo a fronte di una pressione fiscale che è salita di 1,5 punti nel 2012 e in sette anni (dal 2005 al 2012) è cresciuta di 3,9 punti del pil.
Si punta anche a una riduzione della burocrazia «attraverso una drastica rivisitazione degli adempimenti fiscali e non solo - spiega Riva - Sarebbe utile introdurre un test sui nuovi adempimenti, introducibili solo se superano la prova dell'invarianza di impatto (quindi anche dell'invarianza dei costi) sulle imprese, tenendo in debita considerazione la dimensione e il settore di attività».
Terza richiesta delle piccole imprese è un nuovo patto fiscale in base al quale il gettito derivante dal recupero delle risorse evase debba essere destinato a ridurre la pressione fiscale che grava sulle famiglie e sulle imprese. E poi c'è la questione dell'Iva: «Dal primo luglio l'aliquota Iva passa dal 21 al 22% e l'aumento causerebbe un ulteriore crollo della domanda, mettendo a rischio gli esiti del gettito o innescando un ulteriore effetto recessivo - spiega Riva - Per questo bisogna evitare l'introduzione di questo aumento e la politica deve muoversi velocemente, altrimenti rischiamo di danneggiare molti piccoli imprenditori».
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