Cronaca / Lecco città
Mercoledì 26 Novembre 2014
«Con la ’ndrangheta non si dialoga
Poi c’è il conto, te li ritrovi in casa»
Il comandante dei carabinieri di Lecco fa appello agli imprenditori - «È una scelta di campo: bisogna avere il coraggio di far denuncia»
«Con la ’ndrangheta non si può dialogare o scendere a compromessi e chi lo fa, imprenditori o cittadini per far valere un loro legittimo diritto, compie una scelta di campo schierandosi dalla parte dell’illegalità. Questo discorso va fatto senza se e senza ma: gli unici deputati a far valere i diritti sono le forze dell’ordine e la magistratura».
Il comandante provinciale dei carabinieri di Lecco, il tenente colonnello Rocco Italiano è molto chiaro su quella che interpreta come una scelta di campo da parte soprattutto della società civile in modo da poter far venire meno quegli appoggi sui quali la ’ndrangheta ha dimostrato di poter contare nella società sana.
«Gli arresti di Calolziocorte - prosegue il suo ragionamento il comandante Italiano - e quelli della provincia di Como devono soprattutto portare alla consapevolezza che il nostro territorio non è immune a questo genere di infiltrazioni malavitose. Una consapevolezza per cui da un lato le forze dell’ordine hanno dimostrato di avere la forza e le capacità di combattere ma anche la consapevolezza per i cittadini e gli imprenditori che non possono minimamente pensare di dialogare con questa forma di malavita, perché a un certo punto chiede sempre il conto».
L’articolo completo su La Provincia di Lecco in edicola stamattina, 26 novembre
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