Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 26 Dicembre 2024
Comunità montana: «Un tavolo di confronto per la sicurezza e la promozione del Mortirolo»
Della Cuna: «Il brand Mortirolo va oltre il Comune di Mazzo, addirittura va oltre il mandamento di Tirano. Quindi convocheremo un tavolo fra Cm, Comune, Provincia, Regione, associazioni rappresentative dei ciclisti, consorzio turistico, Apf Valtellina»
«La Comunità montana di Tirano deve farsi parte diligente – e lo farà – per convocare un tavolo permanente cui devono obbligatoriamente sedersi tutti i soggetti istituzionalmente competenti per quanto riguarda la promozione del Mortirolo». Lo ha promesso l’assessore della Comunità montana di Tirano, Antonio Sala Della Cuna, nell’assemblea dell’ente comprensoriale convocata nell’antivigilia di Natale.
Come ultimo punto all’ordine del giorno – varie ed eventuali – è intervenuto il sindaco di Mazzo, Franco Saligari, che ha portato all’attenzione della Cm il “caso Mortirolo” apertosi dopo la richiesta di chiudere la salita al Mortirolo, perché pericolosa, indirizzata dall’associazione Amici del Mortirolo al sindaco Saligari e da lui condivisa. Da tempo l’associazione segnala il deterioramento di una strada che, in condizioni pessime, è diventata molto pericolosa per chi vi transita e in particolare per i ciclisti. Una situazione al limite: senza il rifacimento della strada ne viene dunque chiesta la chiusura al traffico e quindi ai ciclisti.
«Avevo incontrato l’assessore regionale Massimo Sertori e il presidente della Provincia Davide Menegola che si sono detti favorevoli ad affrontare la questione – ha detto Saligari -. Chiaramente la somma per riqualificare la strada è cospicua: si parla di 3 milioni e 400mila, di cui più di un milione solo di asfalti perché parliamo di 8 km di percorso. La risposta dall’Aqst è stato un contributo di 100mila euro. La strada è comunale, quindi la responsabilità della sua manutenzione ricade in capo all’ente; finché il passaggio è di un ciclista il rischio è statisticamente minimo, ma con 22mila ciclisti all’anno e una media giornaliera di 250 ciclisti d’estate come la mettiamo? Non si tratta di creare un’autostrada, il tema è che devono essere garantiti la sicurezza, la fruizione contemporanea di ciclisti e il traffico locale».
«La Cm si rende conto delle preoccupazioni del sindaco che è sempre stato attento e sensibile alle esigenze dei ciclisti e soprattutto del brand Mortirolo che nessuno vuole mettere in discussione – ha risposto Della Cuna -. Pertanto convocheremo un tavolo fra Cm, Comune, Provincia, Regione, associazioni rappresentative dei ciclisti, consorzio turistico, Apf Valtellina. Il brand Mortirolo va oltre il Comune di Mazzo, addirittura va oltre il mandamento di Tirano. È necessario che si trovi una soluzione che possa ottemperare le esigenze del territorio con quelle di tutti i fruitori e con la sicurezza».
Quale soluzione non è facile individuare, ma fra le proposte viene ventilata questa: che la gestione della strada non sia lasciata solo al Comune, ma passi ad un ente superiore che possa avere maggiori risorse. Ad assemblea conclusa, è intervenuto anche il sindaco di Tirano, Stefania Stoppani, convinta che il Mortirolo sia un prodotto turistico in forte ascesa che riguardi «noi tutti, perché la promozione del Mortirolo non è a beneficio solo dei tre Comuni che stanno a valle, ma di tutto il sistema Valtellina – ha detto -. Ben vengano un tavolo di confronto e una promozione effettiva. Salire il Mortirolo in bici, una volta che le strade sono sistemate, dà soddisfazione al ciclista con bici da corsa o e-bike e questo porta gente in Valtellina».
© RIPRODUZIONE RISERVATA