Comune e Lega, polemica sul centro islamico

Il capogruppo del Carroccio Maurizio Piasini contesta la risposta data in consiglio comunale dall’assessore all’Urbanistica Pierluigi Morelli, accusando l’amministrazione di dividere «i cittadini di serie B che devono sottostare alle regole di civile convivenza e i cittadini di serie A ai quali tutto è permesso».

Sondrio

Secondo la Lega il Comune non sta applicando correttamente la legge regionale sui luoghi di culto. Accuse respinte da Morelli, che parla di «strumentalizzazione politica» e sottolinea che «nelle varie interlocuzioni sul tema la Regione non ha mai avuto da eccepire».

«Sono rimasto sorpreso per la risposta dell’assessore Morelli - afferma Piasini in una nota -, per la prima volta in consiglio comunale si è apertamente ammesso che in via Tremogge è stato realizzato un luogo di culto. Ad ogni nostra richiesta, negli anni, l’amministrazione ha sempre negato l’esistenza di un centro culturale di fede religiosa. Venerdì invece l’assessore ha affermato che in via Tremogge è sempre esistito un luogo di culto e che quindi non è soggetto alla legge regionale 5/2015, in cui si escludono dalle nuove norme i luoghi di culto già esistenti». Un’interpretazione che lascia perplessi, secondo Piasini, perché «in nessun documento comunale, a partire dal Piano di governo del territorio (Pgt), risulta un luogo di culto in via Tremogge».

«Mai detto che in via Tremogge ci sia un luogo di culto», replica però l’assessore Morelli. «In aula ho ricordato quanto prevede la legge regionale - afferma -, cioè che le disposizioni non si applicano alle “attrezzature di interesse comune per servizi religiosi” esistenti all’entrata in vigore della normativa. Nell’articolo 71 della stessa legge, in questa categoria sono inseriti anche i centri culturali come quello di via Tremogge, quindi la norma non interessa il nostro caso, visto che il centro esisteva già nel febbraio del 2015. Mi sembra che in questa vicenda ci sia un accanimento legato ad una strumentalizzazione politica».

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